Consiglio comunale di Albenga: De Profundis per il depuratore ingauno?

di Mary Caridi – Afa insopportabile, espressioni stralunate dal calore torrido, assenze nei banchi della maggioranza e della minoranza e un finale scontatissimo: bocciatura della messa in votazione della delibera/mozione, presentata dalla minoranza che aveva richiesto la convocazione straordinaria del consiglio, con tema il depuratore, sgarbo che ha disturbato la minoranza; passate invece la ricapitalizzazione e la modifica statutaria.

Minoranza rimasta insoddisfatta per la mancanza di interventi che avessero  spessore esplicativo e che motivassero a fondo la scelta che andavano a compiere. Vogliamo valutare quale sia la soluzione più conveniente per Albenga, tutte le soluzioni sono ancora aperte, ha ribadito il Sindaco. Ore di Consiglio Comunale imperniate sull’argomento, non hanno non solo spostato di un millimetro la volontà della maggioranza, avvinghiata alle decisioni assunte a monte dal Sindaco Guarnieri, ma neppure fatto capire il perché. Questo hanno chiesto in tutti gli interventi i consiglieri di minoranza.

Perché svendere per 50.000 euro quello che domani avrà un valore incalcolabile per Albenga? L’ex assessore al bilancio Pelosi accusa: “è la prima volta che un Sindaco e una maggioranza si assumono la responsabilità di votare contro gli interessi del comune di Albenga. Non era mai accaduto. Albenga pagherà il prezzo delle vostre decisioni”.

È l’ex Sindaco Tabbò a motivare: “essere giunti alla fine di un lungo iter, avere a portata di mano, finalmente la concreta opportunità di realizzare il nostro depuratore  che consenta di depurare e rimettere in falda l’acqua, con vantaggi indiscutibili per l’agricoltura e a risoluzione del problema del cuneo salino, e vedere che non avete a cuore l’acqua , risorsa troppo importante, mi lascia stupefatto. Ve lo chiedo ancora, non buttate a mare un’ occasione importante per Albenga, facciamo uno sforzo comune, lasciando da parte le appartenenze politiche, perché su temi e scelte così rilevanti, noi tutti dovremmo fare uno sforzo per marciare insieme”.

E arrivati al controverso punto delle modifiche statutarie ha aggiunto: “oggi in provincia hanno accantonato questo punto, nonostante un paio di emendemanti del pd, non è andato in votazione. È stato  considerato irricevibile, poiché si entra a gamba tesa nei diritti di prelazione dei soci del depuratore, mentre la provincia ha tentato il blitz, inserendo un’ anomalia, cioè che anche altri soggetti potessero acqusire le quote del depuratore ingauno, soggetti anche privati e che non fanno parte del gruppo di soci del depuratore. Ritirate la delibera, fate come in provincia, datevi del tempo per studiare meglio la questione, considerato anche che domani (oggi) ritorneranno a discuterne persino loro”.

Come spesso accade in consiglio comunale, la battuta o la polemica c’è sempre. Il consigliere Tullio Ghiglione a conclusione del suo intervento ha pronunciato una frase ad effetto: “potremmo avere anche noi una bandiera blu per la qualità delle acque del nostro mare, se realizzassimo il nostro depuratore che riutilizzerebbe i reflui provenienti dalla depurazione, siamo di  Albenga, non facciamo diventare Albenga  una frazione di Loano”.

Altri interventi della minoranza lasciano indifferenti la maggioranza che fa quadrato attorno alla decisione di aprire le porte a modifiche statutarie che, secondo Robello de Filippis, capogruppo del Pdl, lascerebbero aperte le porte a tante strade, ma che secondo la minoranza, lascerebbero aperte le porte alla svendita di quote del depuratore ingauno ad altri soggetti che non siano i soci, cioè a Servizi Ambientali. Dopotutto Ubaldo Pastorino, ex sindaco di Balestrino (Comune che fa parte del depuratore di Borghetto) lo dice apertamente che per lui è Borghetto la soluzione ottimale.

Per la minoranza la ricapitalizzazione minima metterà tra pochi mesi la società nelle stesse condizioni di oggi. Dopo le polemiche a distanza tra l’ex consigliere comunale Marco Bregoli (delega all’agricoltura) e l’attuale assessore all’agricoltura Carlo Parodi, ci si sarebbe aspettati almeno un suo intervento in consiglio comunale. La posta in palio per il mondo agricolo era importante, ma l’assessore si è chiuso in un ermetico mutismo, restando inespressivo a seguire tutti gli interventi, senza mai intervenire.

Il Sindaco Guarnieri nel suo disocrso ha posto molte domande alla minoranza, su chi sosterrebbe i costi, le tariffe, l’assenza , a suo giudizio di un piano finanziario sostenibile. Poi con sapiente coupe de thèatre pronuncia la frase ad effetto sulla possibilità che sia proprio Albenga a comprare le quote e scombinare i piani di chi vorrebbe annettere il nostro depuratore. Ma la delibera che pone in votazione dice esattamente il contrario.

Una maggioranza che si allinea totalmente alle decisioni del leader e lo fa pur avendo manifestato nei giorni scorsi, perplessità e distinguo.  Una situazione non molto diversa da quanto avvenuto nel Consiglio di Laigueglia dove la minoranza ha presentato un ordine del giorno a sostegno del depuratore di Villanova che dopo una prima apertura ha visto il dietro front del centro destra che ha votato contro approvando invece una propria mozione che apre la via ad “altre soluzioni”. Ha “lavorato” bene nei giorni pre-consiglio il Sindaco: ha dato e  sistemato le pendenze che creavano scontento e ha ottenuto il suo scopo. Convinti i recalcitranti e maggioranza ricompattata. Anche Roberto Tomatis, che aveva tentato un distinguo, chiedendo informazioni sulle conseguenze della votazione si è allineato, così come il consiliere Pollio; incassata la soddisfazione della pratica Pro-Loco, andata in porto, era sereno e in pace.  Mancata anche la nota di colore: l’annunciata sorpresa di un Vice Sindaco in tenuta meno formale non c’è stata, poiché nonostante il caldo, lui era lì in giacca come sempre.

Gli interventi di Vio, Passino, Vespo (assenti Papalia e Varalli), esponenti della minoranza, hanno contribuito a spiegare le ostilità della loro parte politica su un progetto che mette, a loro parere,  Albenga nel ruolo del perdente, una città a sovranità limitata e che si lega mani e piedi ad interessi di altri enti, dimenticando di perseguire i propri, quelli della città di Albenga. Per il depuratore ingauno è solo una nuova tappa di una partita che non ha ancora scritto la parola fine, che lascia aperte tutte le strade – come dice il Sindaco – o è arrivato il De Profundis?

11 Commenti

  1. Non posso aggiungere altro se non farti ancora i miei complimenti. Io da poco mi sto interessando alla questione depuratore e credo che albenga lo debba costruire e gestire. Ma non capisco il perchè l’attuale amministrazione comunale lo osteggi tanto e temporeggi (io un’idea me la sono fatta).
    Un ultima cosa se per te non è un problema dammi pure del “tu”.
    Grazie ancora, spero di leggerti presto ed usufruire ancora delle tue preziose conoscenze

  2. @esplosivo grazie a lei per avermi letto,come le ho detto sul depuratore non posso scrivere nulla perchè sono ignorante sull’ argomento. e in questo periodo sono riuscita ad informarmi poco per via del lavoro. Sull’agricoltura qualcosa di piu’ so’ (è il mio lavoro) quindi cerco di essere sempre aggiornata e informata con l’aiuto di ottimi tecnici.

  3. Lo credo anche io e l’ho scritto ieri il giorno dopo del consiglio.
    Credo che nella situazione attuale le possibilità che si sarebbero aperte e che tanto sventola il nostro sindaco sono solo canzonette!
    La strada è gia stata tracciata e non va nel verso che molti si auguravano
    Staremo a vedere cosa il sindaco e la sua giunta riceverà in cambio di questo favore

  4. @esplosivo anch’io faccio fatica a farmi un’opinione precisa. Mi sembra però che (indipendentemente da cosa pensi la cittadinanza e, soprattutto quale si la soluzione migliore) la nostra amministrazione abbia già deciso qual’è la strada da seguire.

  5. Vorrei sinceramente ringraziare Patrizia per la chiarezza espositiva del suo intervento.
    Per poter serenamente prendere una posizione piuttosto che un’altra ritengo che i cittadini tutti debbano essere informati su tutto e nella maniera più trasparente come nel caso dell’intervento di patrizia(scusa se mi rivolgo in maniera così stretta).
    Noi assorbiamo (io come tutti glia ltri) una prima parte della questione e la elaboriamo in una certa maniera, poi successivamente ne sentiamo un’altra parte che forse ci cambia la prima…..
    Diano a noi tutti le carte da analizzare circa il depuratore, chi ha vinto il bando, entro quanto verrebbe costruito, i costi, i ricavi, la sicurezza, i vantaggi, gli svantaggi, se si risparmierà oppure no, se si arrestrebbe il cuneo salino, se si sentirebbe puzza oppure no……insomma veramente tutto “depurato” da ogni colore politico.
    Poi troviamoci in piazza, al campo sportivo e parliamone, poi se saremo in grado di decidere lo faremo…….se non lo fossimo allora cercheremo altri dati, riscontri, studi analisi tutto ciò che ci serve.
    Ricordiamoci che siamo in democrazia e ciò ci è dovuto soprattutto se ci riguarda in primam persona e non abbiamo scheletri da nascondere negli armadi o giochetti di potere.

  6. @ Giustiziere della notte sul depuratore non entro in merito perchè io sono ignorante,ma sulla falda si.
    Per essere precisa ho appena parlato con la Dottoressa che ci ha curato la certificazione dell’azienda agricola. I pozzi sono tutti analizzati quelli comunali sia a livello Comunale che Regionale, la falda non è altamente inquinata, ne la prima e neanche la seconda, noi per la certificazione abbiamo fatto analizzare l’acqua di tutti i pozzi ed è risultata ottima leggermente un po’ calcarea, ho le analisi quindi parlo con fonte certa abbiamo fatto le analisi chimiche e batteriologiche. Le ricordo anche (come mi ha detto la dottoressa) che fitofarmaci molto velenosi sono anni che non si usano piu’, e le dico anche che il veleno viene dato NEBULIZZATO E NON CERTO CON LE PIOGGIE, quando il veleno nebulizzato va’ quasi tutto sulle foglie,per le coltivazione in pieno campo a vasi c’è anche il telo della pacciamatura che protegge quel veleno che puo’ scappare dalla nebulizzazione. Le dico anche che la maggior parte dei vasi prima di partire(vale anche x la verdura) è tutto analizzato con il nome della nostra azienda in caso di problemi non si puo’ vendere nulla (giustamente). Non diamo il veleno come se fosse acqua lei ha brutto concetto della campagna. E io dal pozzo che ci innaffio in campagna,quando sono a lavorare ci bevo,è analizzata dalla Camera di Commercio ogni anno e quindi sono tranquilla. Ieri quando ero al consiglio Comunale a un’amico gli ho detto” SCOMETTO CHE DOMANI TIRANO FUORI QUALCOSA SULL’AGRICOLTURA LEGATO AL DEPURATORE,SICURAMENTE QUALCHE COLPA è ANCHE NOSTRA. Detto fatto, infatti il commento lo aspettavo da lei perchè il suo stile di scrivere è cosi’. Quindi quando leggo cose non precise che riguardano il mio lavoro, cerco di spiegarmi come funziona.Invece per l’acquedotto che perde le do’ ragione perfettamente sono anni che sento parlare di questo problema, che purtroppo non è mai stato risolto. Con rispetto le invio i miei saluti.

  7. Come sempre è la politica e i giochetti di potere a dettare le condizioni, a far cambiare le opinioni, a tirare l”acqua” al proprio mulino.Vedo che anche se non ho vissuto tutto il dibattito ho colto per quel poco, che gli ineteressi dei cittadini, con un ingarbugliato gioco di parole, sono andati almeno per ora nella cloca massima e non in direzione del depuratore!
    Un sindaco che poco prima asseriva che in campagna elettorale non sapeva se mettere anche la questione del depuratore nel proprio programma per poi dire che è andata di persona dalla gente comune di lusignano a chiedere cosa ne pensava e tuttia dirle che non lo volevano per non sentire la puzza…..
    Il depuratore verrebbe costruito a Villanova……e la puzza arriverebbe fino a lusignano?
    Ridicola!!!
    Mi pare che in una città francese (o forse monaco o montecarlo non ricordo bene ma lo posso sapere con certezza il depuratore è in piena città e non credo che la gente senta puzza o che il valore degli immobili sia diminuito.
    La questione è una sola, la giunta del fare è diventato quello dell’attendere.
    Beh……che dire

  8. Noto che all’amministraizone non stano a cuore le riserve idriche della piana di Albenga. Colgo l’occasione per sottolineare che Alassio si serve dell’acqua che preleva dai che emungono dalla falda di Albenga, con i pozzi vicini al demolitore (che ora sta asfaltando il piazzale dopo anni che aveva la discarica…). La linea di adduzione dell’acqua tra Albenga e Alassio E’ MARCIA E PERDE COME UNA CAVAGNA. Si stima che il 50% dell’acqua che viene SOTTRATTA alle riserve idriche di ALbenga se ne va IN MARE perchè il gestore (privato) non ripara o sostituisce la conduttura. Si sa che i privati pensano solo al profitto ma qui è in gioco il futuro idrico della popolazione…
    Come mai il Comune di Albenga non interviene? Hanno fors epaura di irritare il sipatico gestore privato e di inimicarselo? COme mai la Provincia di Savona non interviene, davanti a un tale spreco di una RISORSA PUBBLICA?
    Come mai all’acqua potabile che la gente beve non vengono fatti controlli sui DERIVATI DEI FITOFARMACI che i CAMPAGNOLI USANO NELLE COLTIVAZIONI? La falda piu’ superficiale è altamente inquinata di fitofarmaci e i pozzi dei campagnoli spesso mettono in comunicazione le due falde, quella irrigua e quella potabile. I fitifarmaci in falda si ricombinano dando origine ad altri fitifarmaci per i qwuali non esistono controlli. Perchè?

  9. Parliamo un po’ di abusi e di lassismo… Acquedotto e falde acquifere:
    Visto che ad Albenga nessuno eccetto la minoranza ha a cuore le riserve idriche, colgo l’occasione per segnalare il grave danno che arrecano alle falde acquifere le esigenze di acqua di Alassio. La tratta tra Albenga e Alassio di adduzione dell’acqua a servire quest’ultima, la quale utilizza l’acqua di Albenga tramite i pozzi vicino al demolitore (adesso stà asfaltando il piazzale… dopo anni che aveva la discarica…con i rischi ambientali che non occorre ricordare…) E’ MARCIA

  10. Il più vergognoso è quel QUAQUARAQUA’ di Pollio si conferma un piccolo uomo, è stato pagato con una scatola vuota e ha votato il depuratore nonostante abbia girato per la città per 15 gg dicendo che lui non avrebbe mai votato….complimenti la gente non è scema e ti reputa una piccola persona!!!

  11. finalmente abbiamo capito cosa vuole questa amministrazione:
    la liquidazione coatta di albenga … piccolo suggerimento per il plenipotenziario marson dopo aver messo mani e piedi in tutte le cose di Albenga da buon “ex” comunista con il porshe perchè non pensare di acquisire la cooperativa agricola attraverso quote non meglio specificate di una azienda qualsiasi di savona o di borghetto?

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