Nuovo appuntamento con il programma estivo proposto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Savona. Torna in scena il Teatro Esperimento e Officina Teatrale Madness diretto dalla regista Daniela Balestra, con uno spettacolo senz’altro inusuale che vedrà protagonista la Fortezza del Priamar, un’iniziativa resa possibile grazie al sostegno del Comune, di Tirreno Power, della Provincia e della Fondazione De Mari.

Lunedì 26 Luglio, alle 21.30, andrà in scena “LABIRINTI”, spettacolo che unisce il Teatro Esperimento e Officina Teatrale Madness (progetto del Consigliere Federico Larosa delle Politiche Giovanili del Comune di Savona) e la creatività di artisti di campi diversi che in tale occasione hanno lavorato insieme, sotto la regia di Daniela Balestra, in una sperimentazione teatrale di teatro, musica, danza, arte figurativa e scenografica .

Il pubblico verrà guidato in un percorso che partirà dal Fossato, per risalire, attraverso il Tunnel, ai Giardini della Polveriera e alla piazza della Sibilla; lo spettacolo si concluderà sul palcoscenico del Maschio. Il punto di partenza e unica entrata sarà la rampa di accesso al Priamar, all’inizio della quale si potranno ancora acquistare i biglietti a partire dalle ore 20.

Circa 70 teatranti, fra attori, musicisti, ballerine, artisti e scenografi animeranno il Priamar con questo spettacolo itinerante ideato e diretto da Daniela Balestra, che già nel 2000 e 2001 aveva realizzato “Pietre a mare” e “Ombradombra” riscuotendo grande successo di pubblico.

“Quest’anno – dichiara la regista Daniela Balestra – ho voluto riproporre uno spettacolo itinerante, la cui messa in scena prende le mosse dall’idea di un teatro che non è la “riproduzione della realtà”, ma un “riflettore” che “getta luce” da un certo punto di vista e da una certa angolazione tra il reale e l’immaginario e si affida totalmente alla capacità evocativa di gesti, suoni, forme, colori e parole , puntando a coinvolgere lo spettatore e proiettarlo in una dimensione ‘altra’ che è probabilmente sepolta in fondo a ciascuno di noi. Il Priamar viene trasformato in un grande labirinto, scomposto in tanti piccoli labirinti, dove risuonano voci di dentro e si muovono corpi a svelare significati “altri”, a suggerire in maniera un po’ inquietante che anche il mito si cela, sotto mentite spoglie, in ogni tempo. Archetipi , “dramatis personae”, in movimento nello spazio del nostro inconscio: Ulisse e Penelope, Achab e Moby Dick, Edipo e Giocasta. Un labirinto, i cui intrichi apparentemente esteriori riflettono, simmetricamente , come in uno specchio, quelli interiori. La Metafora di una coscienza che non riesce a svincolarsi dall’inconscio, dalle ossessioni, dalle follie, dalle voci illusorie di Sirene, dai mulini a vento di Don Chisciotte. Un errare continuo alla ricerca di un centro dove tutto alla fine si cristallizza. Anche se le difficoltà sono state molte a causa dei tagli operati alla Cultura, ma con il sostegno del Comune, della Provincia , della Fondazione De Mari, della Tirreno Power e di sponsor locali sono, alla fine, riuscita nel mio intento. ”

Si raccomanda agli spettatori un abbigliamento comodo soprattutto per il percorso a piedi fino al Maschio.