Tabbò: si rischia di consegnare la gestione delle acque di Albenga a persone che non c’entrano nulla con Albenga. Ci batteremo perché non accada!

di Mary Caridi – Consiglio comunale il giorno dopo, quando la votazione sulle modifiche statutarie che in Provincia non è passata, ma rinviata, approdata nello stesso giorno in consiglio comunale di Albenga è stata  invece  approvata all’unanimità dalla maggioranza. In questa intervista  il parere dell’ex Sindaco di Albenga, Antonello Tabbò.

D.: Quello che è andato in scena nel consiglio comunale di Albenga come lo definirebbe?

R.: Sicuramente è stata una pagina molto  brutta nella storia amministrativa di Albenga. Di fronte a queste due delibere approvate in consiglio noi abbiamo ben  presente i rischi. Significa che il depuratore ingauno resterà al palo e  che si rischia di buttare a mare anni di lavoro; significa che  si rischia di consegnare la gestione delle acque della città di Albenga e del comprensorio di cui Albenga è capofila,  bacino embrifero, uno dei  più grandi della Liguria 430 Km quadrati, in mano a persone che non c’entrano nulla con Albenga. Sono e siamo veramente sconcertati da questa scelta che non riusciamo a capire che logica abbia.

D: Il sindaco Guarnieri in una replica riferendosi al bando ha usato il termine  “pataccari”…

R.: Chi ha potuto visionare e vedere il bando e chi ha visto la qualità del bando stesso, sia in termini di  qualità di depurazione. Credo  che possa dire che  è stato proposto al comprensorio qualcosa di altissimo livello e a costi più limitati di quello che vogliono far apparire. Soprattutto con un tipo di gestione anche futura che fa si che la gestione delle acque rimanga in mano pubblica. Deve essere ben chiaro, perchè si sono dette cose sbagliate e menzognere su questa vicenda. Continua a rimanere saldamente in mano al pubblico il tutto, se si va avanti su questa strada. Indubbiamente ci sarà l’apporto del privato, ma nel momento in cui interviene il servizio idrico  integrato, il gestore unico  potrà subentrare al soggetto privato. Questo è scritto chiaramente e non capisco perché si continua a fare tanta confusione su questo fatto.

D.: E sulla tariffa?

R.: In questo momento gli ATO non ci sono, ma la Provincia può decidere tranquillamente sulla tariffa; non lo fa e non si capisce perché non lo fa o non lo vuol fare.

D.: E sul costi per Albenga di cui ha parlato il vicesindaco Schneck in consiglio comunale?

R.: Sono state dette tante cose inesatte. Non è vero che i costi degli scarichi al mare sarebbero a carico del comune di Albenga. Non è vero che da Andora il materiale arriverebbe tale e quale, ma arriverebbe già grigliato. Non si capisce perché continuano a fare confusione da parte di chi invece dovrebbe avere invece a cuore il bene della città di Albenga e del comprensorio. Inoltre sono stati mortificati i comuni partecipanti bypassando ogni altro socio e questo è inaccettabile

D.: Il presidente della Provincia Vaccarezza è anche sindaco di Loano, una posizione che non è incompatibile sotto il profilo di legge, ma nei fatti lo sta diventando?

R.: Il presidente della provincia è  sindaco di Loano e  non c’è dubbio che faccia gli interessi di Loano, quello che non è capibile è per quale motivo il comprensorio di  Albenga non debba fare i propri interessi.

D.: Pastorino – già sindaco di Balestrino,  ora assessore al bilancio nel comune di Albenga – senza giri di ipocrisia ha detto che per Albenga sarebbe opportuno allacciarsi a Borghetto.

R.: Sarebbe opportuno? NO. Lo studio commissionato dalla Provincia ha detto che è più conveniente farlo a Villanova. Peraltro sottolineo che in tempi non poi così lontani molti dei soci del depuratore di Borghetto hanno detto di no all’ allaccio con Albenga. Sul fatto dei costi lo studio commissionato dalla provincia non è stato contestato perchè è stato commissionato da loro. Poi c’è la questione non da poco della alta depurazione della qualità  delle acque che per noi è essenziale per via dell’attenzione al mondo agricolo che abbiamo sempre detto che vogliamo avere e continueremo ad avere, mentre quello di Borghetto è partito su una tecnologia diversa, non sono in grado di dire se la stessa qualità delle acque sarebbe lo stesso riversabile sul depuratore di Borghetto, mentre nel depuratore ingauno c’ è, eccome se c’è.

D.: Non la sorprende il silenzio delle associazioni di categoria?

R.: Noi li abbiamo sentiti e li risentiremo ancora dopo le decisioni dell’assemblea di Villanova; credo che non sia stato ancora  recepito appieno la vera problematica che è sottesa a questo tipo di decisione, nel momento in cui verrà messa bene a fuoco credo son convinto che si faranno sentire eccome.

D.: Il consiglio comunale  ha votato le modifiche statutarie. Dal punto di vista legale è possibile che una società non dia la prelazione ai soci?

R.: Sono tutte cose che andremo a verificare, abbiamo sollevato anche in consiglio comunale tutti i nostri dubbi . Cercheremo di battere tutte le strade, per evitare che possa essere persa questa grande occasione per il comprensorio. Non ci rassegniamo affatto e continuamo a pensare che la maggioranza sia sia  presa una grave responsabilità perchè Albenga rischia dopo 5 anni di lavoro di restare con il nulla in mano.  Devo anche smentire che noi non ce ne siamo occupati. In consiglio di amministrazione, in giunta , in maggioranza, al tavolo verde con Marco Bregoli e con le organizzazioni agricole, ne abbiamo discusso e dunque sono state dette inesattezze clamorose e non riusciamo a capire le motivazioni di questa confusione e pechè viene osteggiato un gioiello che per Albenga e tutto il comprensorio sarebbe molto importante.

D.: Che idea si è fatto, perché secondo lei  il Sindaco ha questo atteggiamento verso il depuratore di Albenga?

R: Non lo so, francamente non lo so.  Non riesco a capirlo, da qualunque parte giro la questione io non capisco il perché. Ribadisco che la gestione delle acque è troppo importante ed è giusto che rimanga al pubblico ed  è giusto che il comune capofila del bacino embrifero, uno dei più grandi della Liguria, debba anche  avere in mano, ovviamente,  il volante di tutto questo, il fatto di farselo portare via e addirittura di consegnarlo ad altri è davvero inspiegabile. Noi faremo di tutto perché questo non accada.

D.: Raccoglierete le firme?

R.: Sì. Si stanno mobilitando  comitati e partiti in modo trasversale, per una petizione di raccolta di firme, perché è importante, troppo importante difendere gli interessi del nostro comprensorio.