Si sono accesi i riflettori sulla sesta edizione del Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana. Nato sei anni fa, il Premio Città di Loano, che vede la direzione artistica del giornalista musicale John Vignola, promuove e valorizza la produzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana attraverso il coinvolgimento di artisti, etichette discografiche, giornalisti e operatori culturali. Fino a sabato 31 luglio la musica popolare sarà protagonista con concerti, incontri, premiazioni e con tre speciali produzioni.

Martedì 27 luglio, si entra nel vivo del festival con i primi due appuntamenti della rassegna il Premio Incontra… e con un concerto. Alle ore 11.00, nel Palazzo Kursaal, nella Scuola Civica Attimo Danza, prenderà il via lo stage di tre giorni dedicato alle “danze popolari delle Quattro Province” a cura di Annalisa Scarsellini.

La zona denominata delle Quattro Province è un’area appenninica culturalmente omogenea, ma suddivisa amministrativamente in quattro provincie di quattro differenti regioni: Alessandria (Piemonte), Genova (Liguria), Pavia (Lombardia) e Piacenza (Emilia-Romagna). In questo territorio il filo della memoria orale non si è mai interrotto, permettendo così a un ricco repertorio di canti e di musica da danza, suonata con gli strumenti tradizionali della zona, piffero e fisarmonica, di radicarsi ed evolversi nel tempo.

Del repertorio più arcaico fanno parte Alessandrina, Monferrina, Giga a due, Giga a quattro e Piana, danze di gruppo dai profondi significati socializzanti, invece Valzer e Mazurca sono balli di coppia di origine “cittadina” che si sono diffusi nel territorio a partire dai primi del Novecento e sono stati assimilati e reinterpretati con l’inserimento di varianti stilistiche mutuate dalle danze più antiche.

Il corso intende fornire un’introduzione a entrambi i repertori. Un particolare approfondimento sarà dedicato alla Povera Donna, danza pantomimica legata alla ritualità carnevalesca, tramite la visione di materiali di ricerca. Annalisa Scarsellini, giornalista e ricercatrice, dal 1984 ha iniziato un lavoro di ricerca nell’Appennino delle Quattro Provincie (valli Staffora, Curone, Borbera, Grue, Boreca, Trebbia, Fontanabuona…) con la collaborazione di Stefano Valla.

Alle 18.30, nel foyer del Giardino del Principe, la ricercatrice e insegnante di etnomusicologia Giuliana Fugazzotto, il cantautore Gualtiero Bertelli e l’editore discografico Valter Colle presenteranno il CD-Book “Sta terra nun fa pi mia” I dischi a 78 giri e la vita in America degli emigranti italiani del primo Novecento (Nota, 2010).

Fra il 1893 e l’inizio della seconda guerra mondiale vengono registrate negli Stati Uniti circa 8000 matrici di materiale tradizionale e popolare/popolaresco per il mercato degli immigrati italiani. Si tratta di un corpus di grande importanza documentaria in quanto molte di queste incisioni rimangono l’unica testimonianza diretta di artisti scomparsi prima che avesse inizio l’attività di ricerca etnomusicologica in Italia. Il repertorio raccolto nel CD-Book “Sta terra nun fa pi mia” presenta documenti che parlano della vita degli emigrati italiani negli States, del modo in cui affrontarono le difficoltà di inserimento nel nuovo mondo, dei conflitti che nacquero all’interno delle famiglie con le nuove generazioni di italoamericani, dei problemi politici in cui si trovarono coinvolti, delle diverse comunità di immigrati con cui dovettero confrontarsi, fino ai nostalgici ricordi della terra d’origine e al desiderio di ritornare in patria. Il CD-Audio allegato al libro permette di ascoltare tutti i documenti sonori presentati nel libro. L’incontro sarà guidato dal giornalista musicale Enrico de Angelis (Club Tenco).

Il festival, alle ore 21.30, si sposterà sul lungomare, nello Spazio Culturale Orto Maccagli, dove Gualtiero Bertelli e la Compagnia delle Acque presenterà “Annicinquanta”, un concerto a tema che ripropone canzoni degli anni del dopoguerra fino al boom, recuperate nelle tradizioni popolari o create dal genio di musicisti e scrittori irripetibili.

I repertori rappresentati in questo concerto sono diversi. Un contributo generoso è venuto dalle straordinarie canzoni nate dall’esperienza di Cantacronache, sviluppatasi a Torino alla fine degli anni cinquanta e annoverava tra i suoi attori Fausto Amodei, Sergio Liberovici, Michele L. Straniero, Emilio Jona, Italo Calvino, Franco Fortini e molti altri.

Questa esperienza, che ha anticipato cinquant’anni fa molte delle “invenzioni” che si sono succedute ed ha ispirato la canzone d’autore degli anni sessanta e settanta, ha dato vita a canzoni di grande spessore culturale, contemporaneamente semplici, dirette, basate su fatti concreti, spesso raccontati con ironia e paradossale umorismo.

Ci sono poi brani di autori come Ivan Della Mea, Alberto D’Amico, Gualtiero Bertelli che con le loro canzoni hanno raccontato l’Italia che si affacciava al miracolo economico. E ancora canti presi dalla “musica leggera” del tempo che aiutano a ricostruire quegli anni e quegli umori. Completano il repertorio presentato canti e brani musicali di nuova composizione ispirati però alle tematiche ed al gusto musicale dell’epoca.

Il Premio Città di Loano è organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, con il contributo dell’Assessorato allo Spettacolo della Regione Liguria, della Provincia di Savona e il patrocinio dell’ANCI e del MEI.

GUALTIERO BERTELLI – Gualtiero Bertelli, è nato a Venezia, nell’isola della Giudecca, il 16 febbraio 1944. La musica era una passione diffusa nella famiglia Bertelli, e Gualtiero fu avviato allo studio della fisarmonica all’età di cinque anni. Non aveva ancora raggiunto l’età di sette anni che già si esibiva come solista nel complesso di fisarmoniche del suo maestro.

Alla fine degli anni cinquanta percorre la sua stagione del rock e successivamente della canzone d’autore, fondando due gruppi musicali che lo vedranno attivo fino al 1963. E’ stata questa la palestra nella quale si è formato come cantante ed autore.

In questo periodo Gualtiero prende parte alla vita politica e culturale della sua città e viene in contatto con pubblicazioni discografiche, musicisti e ricercatori che si occupavano di canto sociale. In particolare, grazie all’amicizia con il musicista Luigi Nono, incontra Sergio Liberovici di Cantacronache, occasione che prepara la svolta nell’attività musicale di Gualtiero Bertelli.

In quegli anni la ricerca demografica ed in particolare sul canto storico/politico si coniuga con l’attività di autori, come Fausto Amodei e Ivan Della Mea, che con le loro nuove canzoni raccontano la realtà urbana che si sta sviluppando a Torino, a Roma, un po’ ovunque nel nostro paese. Su questa strada si colloca il lavoro di Gualtiero dal 1963 in poi, preparandosi all’inevitabile, e atteso, contatto con il Nuovo Canzoniere Italiano, fondato da Gianni Bosio e Roberto Leydi attorno al quale si concretizzarono tutte queste esperienze.

L’occasione per questo contatto fu offerta da un incontro che oggi non è esagerato definire storico, anche se allora non se ne aveva la percezione, quello tra Gualtiero e Luisa Ronchini.

E’ il 1964: nasce il Canzoniere Popolare Veneto e con questo si sviluppa la ricerca sulla canzone popolare veneziana e la composizione di nuove canzoni.

Dal 1965 Gualtiero Bertelli prende parte all’attività del Nuovo Canzoniere Italiano e entra a far parte del gruppo di nuovi autori quali Giovanna Marini, Paolo Pietrangeli e successivamente molti altri. Nello stesso anno realizza il disco “’Sta bruta guera che no xe finia”, prima di una serie ricca di incisioni. Partecipa ai due folk festival internazionali di Torino (nel 1965 e nel 1966) e a innumerevoli concerti. Nel 1972 fonda il Nuovo Canzoniere Veneto che, con due formazioni diverse, sarà attivo fino al 1980.

Dopo una pausa di alcuni anni, nel 1987 Gualtiero Bertelli torna all’attività musicale con la pubblicazione del LP “Barche de carta”. La canzone che dà il titolo all’album è stata premiata con la targa Tenco quale miglior composizione in dialetto dell’anno.

Nel 2002 Bertelli pubblica il CD live “Quando la luna a mezzogiorno” accompagnato dal pianista Paolo Favorido e da allora riprende in pieno l’attività musicale e teatrale, fondando anche “La Compagnia delle Acque”, un gruppo di cantanti e musicisti con il quale ha inciso dei CD legati ai numerosi spettacoli sino ad oggi realizzati.

E’ di questi ultimi anni la stretta collaborazione con l’editorialista e scrittore Gian Antonio Stella e con il vice direttore del Gazzettino di Venezia Edoardo Pittalis.

Significativo il progetto a cui sta lavorando e che ha al centro la sua città: “Raccontare e cantare Venezia” un insieme di spettacoli e pubblicazioni per far conoscere la storia e la cultura di una Venezia invisibile o poco frequentata.

LA COMPAGNIA DELLE ACQUE – Nata nel 2002 da cantanti e musicisti di provenienza diversa, ha al suo attivo numerosi concerti, due CD di canti dell’emigrazione (“Quando emigranti…” 2003 e “Povera gente” 2004 Edizioni NOTA Udine) e uno sugli anni cinquanta. E’ un’associazione di musicisti, cantanti e ricercatori che dedicano la loro attenzione al mondo della canzone popolare e d’autore delle diverse epoche e provenienze.

Per questo suo carattere aperto, non è identificabile con un gruppo musicale strutturato, in quanto utilizza nelle diverse produzioni le voci, gli strumenti, gli interessi più coerenti con il materiale proposto. La Compagnia ha realizzato e partecipato alla messa in scena di numerosi spettacoli ed eventi, tra cui ricordiamo: “Radici” evento realizzato con Gian Antonio Stella e Marco Paolini nel 2004 al Palaverde di Villorba (Treviso); “Razze” evento realizzato con Gian Antonio Stella e Bebo Stortinel 2004 al Piccolo teatro di Milano; “Aqua” evento progettato e realizzato da Gualtiero Bertelli con la partecipazione di Natalino Balasso, Gian Antonio Stella e Maurizio Camardi a Scorzè, parco dell’Acquedotto del Mirese, luglio 2005; “Quel lungo treno che porta al confine” spettacolo sulla grande guerra ideato da Gualtiero Bertelli coni testi di Edoardo Pittalis e le immagini di Carlo Presotto presentato per la prima volta a Udine il 25 maggio 2005.

La Compagnia ha un assetto variabile a seconda dei temi trattati e si presenta con una formazione molto nutrita. A Loano ci saranno:

Giuseppina Casarin, attenta interprete di canti popolari veneti e del repertorio italiano, si dedica a varie attività musicali e teatrali. E’ stata avviata al canto popolare dall’incontro con Luisa Ronchini, di cui può essere considerata l’ultima allieva, ma ha anche condotto ricerche autonome e con diversi musicisti. E’ animatrice di un trio femminile che lavora da tempo nel territorio veneto e che ora è parte integrante della Compagnia.

Paolo Favorido, pianista e tastierista diplomato al conservatorio di Padova. Ha al suo attivo numerose esperienze musicali classiche e contemporanee e da dieci anni collabora con Giuseppina Casarin. Suoi sono gli arrangiamenti di tutte le esperienze musicali del gruppo nelle sue diverse formazioni, e suoi anche gli arrangiamenti dell’ultimo CD di Bertelli. E’ musicista versatile e raffinato, capace di interpretare brani complessi e contemporaneamente di rispettare la semplicità e l’autenticità del patrimonio popolare.

Sandra Mangini: attrice, regista e cantante popolare. Diplomatasi nel 1988 alla Scuola di Teatro “A l’Avogaria” di Venezia ha proseguito glistudi frequentando diversi laboratori con attori, registi e danzatori tra cui: Eugenio Barba e Giovanna Marini. Ha studiato canto corale e canto lirico e con Giuseppina Casarin presenta spesso uno spettacolo di canti popolari per sole due voci. Collabora con la Compagnia della Acque fin dalla sua nascita ed ha partecipato ad eventi e all’incisione del disco “Povera gente”.

Michele Troncon, batterista. Ha iniziato la sua collaborazione con La Compagnia in occasione delle spettacolo “Il maestro magro”. E’ batterista e vibrafonista raffinato ed apprezzato. Ha al suo attivo numerose sonorizzazioni di eventi e composizioni, spesso utilizzate in teatro. Ha lavorato con gruppi teatrali e musicali più noti del panorama veneto e nazionale.