di Giovanni Milano – Le primarie “sono un metodo indispensabile per mettere l’anima nel corpo un po’ smorto di questo centrosinistra” (Nichi Vendola). Qualche intelocutore sul tema in oggetto obietta, con argomenti pur validi (in questa sede sarebbe lungo riprenderli), che con il P.D. non ci si può (o deve) alleare. Rilevo in queste posizioni una visione statica della politica e una sottovalutazione delle alleanze nelle circostanze date. Credo che in quel partito ci siano persone aperte al dialogo e ad un confronto a pari dignità.
Cito alcuni esempi positivi sui quali riflettere: in Puglia, nelle primarie per il candidato del Centrosinistra, una parte determinante della base (del p.d.) ha disatteso gli ordini di scuderia, ha votato Vendola e poi lo ha rivotato in modo determinante per la presidenza della Regione; alla recente assise al Palolottomatica di Roma, quando l’attore Fabrizio Gifuni, dal palco, si è rivolto alla platea chiamando “compagne e compagni”, è esploso, tra pochi fischi, un inaspettato, significativo e fragoroso applauso; molti dirigenti (del p.d.) rivendicano le primarie e dichiarano legittima la candidatura di Vendola. Quanto spazio per “Sparigliare”!
Con questo sistema elettorale si vince solo se ci si coalizza. Non si deve negarlo a priori e a prescindere. La Sinistra di alternativa, unita al suo interno, (quantomeno alleata) può partecipare in modo autonomo alle elezioni, con argomenti politici aggiunti anche contro le forze moderate, quando non trova accordo sull’impianto politico/programmatico e sulla democrazia di coalizione.
Quanto detto credo valga pure nelle amministrative e per l’elezione dei sindaci di Savona e Cairo, dove, a mio parere, la Sinistra di alternativa, in caso di vittoria, dovrebbe, anche, rivendicare, per comprensibili motivi etici, l’assessorato all’urbanistica.
* Giovanni Milano – membro del Comitato del Coordinamento Provinciale Savona di Sinistrra Ecologia e Libertà