Teatro a Vendone in memoria di Rainer Kriester

di Claudio Almanzi – Torna il teatro nella suggestiva ed ospitale cornice del Parco delle Sculture, dove Rainer Kriester scolpiva e realizzava i suoi capolavori. Ad essere messo in scena al Castellaro (questa sera alle 21) è uno dei più famosi classici della drammaturgia europea: “Il malato immaginario” di Moliere, della Compagnia Lunaria Teatro: “Si tratta- dice il sindaco di Vendone Patrizia Losno- di uno spettacolo teatrale inserito nel circuito “Insieme in Liguria 2010” che speriamo sia gradito ai residenti ed ai turisti del comprensorio”.

Dopo questa serata l’estate di Vendone propone infatti altri interessanti appuntamenti musicali, teatrali e religiosi”. Il 6 agosto è prevista una serata di musica da discoteca (nella piazza del capoluogo), il 14 agosto si svolgerà lo spettacolo teatrale “Ballata per un assedio” (che ha felicemente debuttato a Verezzi il 18 luglio), il 22 agosto ci sarà la tradizionale festa a Castellermo (manifestazione religiosa giunta alla 150esima edizione), il 23 agosto ancora Teatro (nella frazione di Curenna) ed il 2 settembre infine la festa patronale di San Martino Martire. Lo spettacolo di questa sera, allestito fra i megaliti di Kriester vuole essere un ennesimo ricordo per il grande scultore tedesco.

Anche questa estate infatti la Fondazione Kriester, nata appositamente per ricordare la figura del celebre artista, ha voluto organizzare a Vendone una serie di manifestazioni in sua memoria. Il 26 giugno scorso nel Parco delle sculture si è tenuto il concerto del pianista Maurizio Barboro, mentre nella sala della Fondazione Kriester per oltre un mese è stata ospitata la mostra “L’arte di tagliare la pergamena “che ha visto protagonista l’artista austriaca Lisa Hauber. Il “Parco delle sculture di Rainer Kriester è stato realizzato proprio nell’area dove il grande artista tedesco scolpiva i suoi capolavori.

Ad organizzare questi appuntamenti è il Comune di Vendone, con la Fondazione Reiner Kriester, associazione culturale voluta dalla stessa vedova dello scultore, Christiane Dass.