Tutti gli uomini del Presidente : chi va e chi resta. Pdl azienda, gli abbandoni, potere e conflitto di interesse

di Mary Caridi – Molti sono i  mal di pancia che  ruotano intorno al Sindaco di Loano Angelo Vaccarezza, che è anche Presidente della provincia e che si occupa a tempo pieno di Servizi Ambientali, il noto  depuratore di Borghetto S.Spirito. Non sarà un caso se uno ad uno, gli uomini che con lui siedono sui banchi del consiglio comunale di Loano, sbattono la porta fragorosamente e lo lasciano accampato nel suo bunker  di provincia. Segue da vicino (un po’ troppo da vicino…) le questioni del depuratore e si fa parte attiva perchè gli interessi di Loano siano ben rappresentati, ( a discapito di tutti gli altri comuni), interessi forti, sia chiaro, e che si intrecciano in modo perverso con quelli delle elezioni a Sindaco di Loano, ormai alle porte, e che lui vuole gestire in prima persona. Se nel pdl prima esisteva una forte leadership con il controllo ferreo del Ministro Scajola che li teneva tutti a bada, (ricordate quanto ha penato e subito Vaccarezza prima di ottenere il via alla sua candidatura a presidente della provincia? Scajola era l’unico a far ballare i cinghialoni, l’unico a far stare  tutte le ambizioni personali sui carboni ardenti. Ora con il Ministro perso nei suoi guai, i topi ballano… Ecco che il politico loanese/albenganese,  ormai scatenato,   tenta di rafforzare il suo potere come farebbe il  dittatorello locale nel suo feudo medioevale. Miete caduti e procura abbandoni giustificati  con scuse assurde: “mia figlia è a Parigi , io la seguo”, “devo seguire il mondo del ciclismo”, e altre dimissioni che invece di calmare, increspano e agitano  le acque.

L’ultimo della serie di dimissionari è Luca Lettieri, altro assessore dopo Cenere che lo lascia e come in una sceneggiata napoletana  il copione ripetitivo e il motivo è sempre lo stesso. Il depuratore di Borghetto che già aveva mandato a casa Malpangotto. Servizi Ambientali è cosa sua e pazienza se come presidente della provincia dovrebbe essere superpartes e favorire il dialogo tra i soci, pazienza se il depuratore ingauno concorrente con Servizi Ambientali è al centro di una scalata che calpesterebbe , a detta delle opposizioni, ogni regola societaria. Vaccarezza vuole comandare e per farlo è disposto a creare  e favorire divisioni e tensioni nel pdl. Nel frattempo la Lega cresce e la Rosy gongola…

Un partito che a detta di coloro che lasciano, non esiste. Lo  denunciano coloro che se ne vanno sbattendo la porta per l’insofferenza che deve essere frustrante, perchè se il partito è un azienda, uno comanda e fa il padrone, gli altri sono  semplici dipendenti del capo. Cosa ci sarà  realmente dietro il business della depurazione da farlo diventare così spericolato e imprudente ? Ad ogni abbandono Vaccarezza afferma: ” se ne va perchè vuole candidarsi a Sindaco di Loano, ma di candidati ne abbiamo tanti”… immaginando che un comune sia cosa sua e che come in un regno che si rispetti, il successore se lo sceglierà lui. Mentre da Roma gli echi della politica nazionale parlano di “questione morale”, di P3, di Mani Pulite surclassata da “manone zozze”, nelle periferie le consorterie, come nella caduta dell’impero romano, si scannano per accappararsi i resti del potere che mano a mano potrebbe  sbriciolarsi.  Fini, Bocchino, Granata, conducono la loro battaglia per la democrazia interna e per la legalità nel partito delle libertà, ma da queste parti non si intravede una tensione morale che dia del filo da torcere a coloro che sono arrivati al potere e che pensano di scorazzare sugli interessi locali, accentrando ogni decisione. Ricostruire questo reticolo di interessi e di potere all’interno del pdl è cosa facile, gli uomini  al centro di polemiche sono sempre gli stessi, ma tirano avanti, e sono  i : Marson il disinvolto che chiamato dal centro sinistra, passa armi e bagagli col centro destra, Montaldo un po’ più defilato dopo l’affaire Ministro, Vaccarezza – scatenato – e Vacca da Borghetto, uno dei primi comuni ad ospitare il confino, oggi invece fortino del pdl. Il resto sono pallide comparse o bastoni che si mettono di traverso(Sasso), ma in un partito senza regole o elezioni democratiche, questo è inevitabile. Quando la bufera romana  inevitabilmente arriverà nella sua virulenza anche nel paese della bella addormentata(il ponente), si romperanno le acque, ma molti cambieranno casacca, riciclandosi, dopotutto il gattopardo insegna: “cambiare tutto per non cambiare niente”. Questa è, aimè, la storia della repubblica italiana!

A Modo Mio – rubrica corsara di Mary Caridi

1 Commento

  1. Analisi puntuale e precisa. ricordiamo che lettieri è anche consigliere provinciale e dovrà alzare la manina per votare la ricapitalizzazione e la modifica dello statuto del depuratore ingauno. Quindi vediamo: Vacca e Vaccarezza asono attualmente incompatibili quindi non votano, Sasso non ci pensa nemmeno morto a votare le modifiche e adesso Lettieri. il Depuratore per un altro anno resta un sogno e nel frattempo magari cade la Provincia. Bene mi sa che la Rosy è più forte di tutto il PDL provincia di Savona messo insieme.

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