di Luigi Giordano – L’assemblea generale delle Nazioni unite ha adottato, ieri a New York, una risoluzione che dichiara diritto umano l’accesso all’acqua potabile e all’igiene, con 122 voti a favore, nessuno contrario e 41 astenuti. La risoluzione invita stati e organizzazioni internazionali a destinare risorse finanziarie, abilità costruttive, tecnologie appropriate ai paesi in via di sviluppo, nello sforzo di provvedere acqua da bere sicura, pulita, accessibile, tenuto conto anche del costo affrontabile, nonché a rendere possibile l’igiene per tutti.

Quanto precede è nelle grandi linee l’inizio del comunicato ufficiale dell’Onu. Il testo poi prosegue con la litania delle cifre: 884 milioni di persone senza accesso all’acqua sicura; 2,6 miliardi di persone, quanto a dire il 40% dell’umanità, senza igiene di base; 1,5 milioni di bambini di meno di cinque anni che muoiono ogni anno per malattie connesse alla carenza di acqua pulita, più di quanti ne muoiano per Aids, malaria e morbillo, le tre cause più frequenti di morti infantili sommate insieme.

Questo storico voto dell’Onu ripreso dal quotidiano La Repubblica da più senso e forza alla mia lotta che sto facendo nel mio comune di Ceriale, avendo fatto già varie interpellanze e mozioni, per garantire il minimo vitale a coloro che non hanno la possibilità di pagare le bollette dell’acqua.

L’acqua è di tutti, per sua natura è il bene essenziale alla vita. Garantire il diritto a tutti all’acqua è dovere di tutti specialmente degli amministratori, ed io per l’ennesima volta farò un’altra mozione per chiedere il minimo vitale garantito: alla luce di quanto è emerso con il voto dell’Onu cresce sempre di più la forza per il diritto all’acqua anche nel nostro paese.

Oggi il problema non è soltanto del terzo mondo, l’acqua sta diventando sempre più costosa e conflittuale e sempre più intollerabile l’arroganza di chi vuole privatizzare questa fonte di vita. La percezione della crescente iniquità privatizzando l’acqua come è già avvenuto in altri comuni è palpabile e suscita sdegno e mobilitazione ,le firme raccolte lo dimostrano, quasi un milione e mezzo che segnano un passo importante contro l’arroganza dei privati.

* Luigi Giordano – consigliere comunale di Ceriale