Limite dei decibel a 75 in tutto il Savonese e orari liberi per tutti i ritrovi notturni. È la proposta forte che parte da Varazze dopo il caso-Orizzonte dei Piani d’Invrea e dopo le polemiche estive che – anche nel 2010 – hanno mortificato il lavoro di tante persone assieme al divertimento di tante altre. A formularla sono l’Ascom-Confcommercio e l’Associazione Albergatori Federalberghi della Città, “nella convinzione che il dopo-albergo, il tempo libero degli ospiti e dei residenti, così come il lavoro per riscattare il nostro turismo, siano elementi imprescindibili e concreti per dare risposte serie a una terra che vive ancora e soprattutto per la sua offerta di accoglienza”.

“Il nostro”, spiegano Marilena Ratto (Presidente Ascom-Confcommercio Varazze) e Andrea Bruzzone (Presidente Associazione Albergatori Varazze), “è un appello a tutti i Sindaci del Savonese e al Presidente della Provincia. E maggiormente in un periodo di profonda crisi economica, a noi appare quanto mai necessario combattere e vincere le sfide che arrivano dal sempre più aspro mercato del turismo. Ai Pubblici Amministratori le scelte conseguenti e responsabili, come mai – forse – sono state fatte. Liberare dai vincoli le aziende, anzi: riparametrare le normative a sostegno del divertimento sano, appare la soluzione in questo momento più praticabile per ottenere risultati apprezzabili e consistenti”.

“Al Sindaco di Varazze, nello specifico del caso-Orizzonte, rivolgiamo un appello particolare. La Famiglia Bruzzo ha prima di tutto bisogno di certezze. Di avere una licenza non stagionale; di poter lavorare al servizio dei propri clienti; di non avere il continuo incubo di pretestuose contestazioni. Il primo cittadino, di fronte a queste esigenze, non può chiamarsi fuori dalle sue responsabilità, ma prendere precise decisioni a favore del turismo della Città e delle sue Aziende”.