In collaborazione con il Centro Integrato di Via, Percorsi Sonori propone un grande concerto del famoso gruppo Abalùs Brothers. Sarà dunque la volta del pop e del rock, domenica 8 agosto, alle ore 21,30, presso i Chiostri di Santa Caterina a Finalborgo.

Gli Abalùs Brothers nascono a Bologna all’inizio del 1993. Il gruppo esegue, oltre a brani da loro composti, covers con propri arrangiamenti della più grande tradizione pop-rock (Pink Floyd, Eagles, Rolling Stones, Dylan, ecc). Una delle caratteristiche peculiari del gruppo è la singolare abbondanza di voci soliste (in totale quattro), ciascuna con il proprio specifico stile. Il fattore che accomuna tutte le esibizioni del gruppo è il modo “caldo” e partecipe di eseguire i brani, il che porta a coinvolgere il pubblico in kermesse musicali che ricordano molto, come spirito, i concerti degli anni ‘60-‘70. Compongono la formazione: Ezio Comignani alla batteria e percussioni, Loris Ferrari voce, chitarre e tastiere, Puccio Germano, voce, basso elettrico, basso acustico, Bruno Massini, voce, chitarre, flauto traverso, tin whistle e armonica, Andrea Mattioli, cori, pianoforte e tastiere e Willer Testi, voce.

Il concerto del Duo Janeva – Satta, in programma invece per lunedì 9 Agosto alle ore 21,30 sempore ai Chiostri di Santa Caterina in Finale Ligure Borgo, è il secondo della rassegna dedicata alla musica antica all’interno della stagione musicale della città di Finale Ligure Percorsi Sonori. Questo secondo vede il ritorno di due artisti, il soprano Lilia Janeva e il pianista Roberto Satta, che in passato si sono già esibiti a Finale con un acclamato concerto dedicato agli autori della scuola russa. Questa volta il programma è interamente dedicato a grandi autori del Settecento. Il pianista Satta interpreterà sonate per tastiera degli italiani Galuppi, Sarti e Cimarosa e accompagnerà il soprano Janeva nell’Aria di Didone Son regina e sono amante dall’opera Didone abbandonata sempre di Sarti (di cui egli stesso ha curato l’edizione critica e la riduzione per canto e pianoforte) e, in conclusione di concerto, nella cantata Arianna a Naxos del “padre” del classicismo viennese Franz Joseph Haydn.