Casa della legalità – Apprendiamo da fonti giornalistiche che Marco Melgrati ha inviato un comunicato stampa nel quale annuncia una citazione e querela nei confronti della “Casa della Legalità” per il video ed articolo “Alassio, il regno di Melgrati… dove il cemento cola”.

Noi ribadiamo fotogramma per fotogramma del video e parola per parola dell’articolo da noi scritto e pubblicato, in quanto in questi sono indicati fatti inconfutabili sull’operato dell’ormai ex sindaco di Alassio ed attuale Consigliere Regionale del Pdl.

E confermiamo quindi anche il passaggio in cui abbiamo reso noto quanto sta emergendo dal lavoro della Commissione Parlamentare Antimafia in merito agli eletti nei Consigli Regionali in violazione del Codice Etico approvato dall’Antimafia stessa, ovvero che nella lista dei neo eletti – così come anticipata con alcuni nominativi dal vice presidente della Commissione stessa, On. Granata, e riportata anche dalla stampa nazionale – in violazione di tale Codice vi è anche Marco Melgrati. Così come anche confermiamo lo stretto legame tra il Melgrati ed il Claudio Scajola, ulteriormente testimoniato dallo stesso Melgrati in occasione del “lancio” della nuova fondazione dell’ex ministro imperiese con “Dicci quale è il notaio dove dobbiamo iscriverci!!!”.

Ci stupisce poi che l’Architetto-(ex)Sindaco Melgrati, che si definisce tanto cattolico, leggendo che lo si indica (rispetto alle cementificazioni nella veste contemporanea di architetto e pubblico amministratore che ha visto protagonista il Melgrati nella sua ormai passata “vita” alla guida del Comune di Alassio) come un “maestro” che “si potrebbe dire venerabile”, lo stesso si sia identificato in un Massone… Sarebbe bello se ci spiegasse come mai un maestro delle cementificazioni del territorio che si può considerare venerabile (da wikipedia: Venerabile è un titolo che la Chiesa cattolica conferisce … a persone che ritiene si siano distinte per “la santità di vita” o “l’eroicità delle virtù”) al Melgrati faccia scattare l’idea del Massone… se ce lo volesse dire non sarebbe male, anche perché è davvero curioso che lui da cattolico abbia pensato prima alla Massoneria che alla Chiesa!

Ribadendo quindi tutto quanto contenuto nel video e quanto riportato nell’articolo in quanto non vi è nulla di diffamatorio nell’esposizione dei fatti che riguardano Melgrati ed i cantieri di Alassio, dichiariamo di essere assolutamente tranquilli e di non temere nulla, anzi auspichiamo che si vada presto al dibattimento così che noi si possa dimostrare l’assoluta pertinenza, continenza, veridicità ed utilità sociale di quanto scritto. Eventualmente qualche problema lo avrà chi dovrà venire in aula e sottoporsi all’esame del giudice, del pm e del nostro legale, visto che chi denuncia è tenuto a deporre sotto giuramento e quindi con il rischio di cadere nella falsa testimonianza se, per accusarci, dovesse affermare cose non rispondenti alla verità!

La cosa curiosa è ancora una volta che i “politici” dimostrano di non essere in grado di confrontarsi con i cittadini e la società civile, rifugiandosi nell’uso della denuncia e nella richiesta di oscuramento di ciò che non gradiscono, anziché rispondere nel merito. Noi ormai siamo abituati e non cedendo andiamo avanti, loro forse non si sono ancora accorti che l’uso capzioso delle querele e delle citazioni, per cercare di intimidire cittadini e stampa, ormai non funzionano più!

Tale atteggiamento volto alla censura di quanto non gradito è ulteriormente confermato dal fatto, anche in questo caso dall’iniziativa del Melgrati, che annuncia tuoni e fulmini ma non invia alcuna richiesta di smentita o precisazione agli autori del video e dell’articolo. Non si è nemmeno accorto che, ad esempio, per il video potrebbe inserire direttamente lui una replica nei commenti al video stesso o inserire un video di “risposta” con la sua versione!

* Casa della Legalità – L’Ufficio di Presidenza, C. Abbondanza, S. Castiglion, E. D’Agostino