Moltissimi turisti apprezzano le vacanze in mezzo alla natura; ma non tutti. Così alcuni di loro, con la casa che sporge su uno dei torrentelli che sfociano ad Alassio, hanno cominciato a lamentarsi con varie autorità di una rana che, soprattutto la notte, faceva il suo lavoro gracchiando. Come qualsiasi segnalazione di problematiche relative ad animali selvatici, sono stati invitati a rivolgersi al cellulare di soccorso della Protezione Animali; è ormai divenuta una comoda abitudine di molti enti pubblici di scaricare ad altri le lamentele dei turisti: gabbiani che nidificano sul terrazzo della casa riaperta solo a giugno, pipistrelli che si cibano utilmente di migliaia di insetti ma svolazzano davanti alla finestra e potrebbero (falso!) attaccarsi ai capelli delle donne, ghiri che occupano rumorosamente la soffitta e rondini e rondoni, una volta benvenuti, che fanno il nido sotto il tetto, questi alcuni dei casi più frequenti che sono costretti ad affrontare i Volontari dell’ENPA, pur pesantemente impegnati nel soccorso di centinaia di animali selvatici feriti o in difficoltà.

Sono così intervenuti ricordando che anche le rane godono della protezione di una legge regionale sulla fauna minore, che la presenza della bestiola era un buon segno dello stato naturale del torrentello e che avrebbe smesso di gracchiare tra qualche giorno, al termine della stagione amorosa.

Molte persone (gli stranieri erano fin da subito ben lieti della sua presenza) hanno accolto l’invito a sopportare il canto, che viene annoverata tra i rumori “bianchi” e poco fastidiosi; ma la notte dopo qualche ignoto, che la pensa diversamente, ha cominciato a lanciare pietre ed ai volontari dell’ENPA non è rimasto altro da fare, in via del tutto eccezionale, che raccogliere la rana ferita, curarla e liberarla infine in una zona adatta alcune centinaia di metri più a monte; con la speranza che, prima o poi, tutti i turisti accettino di convivere con gli altri abitanti della riviera, gabbiani, rondoni, colombi e rane compresi.

* ENPA Savona