Lunedì 23 agosto alle ore 21,15, per iniziativa della libreria “Cento Fiori” di Finale Ligure, al Gazebo sulla passeggiata a mare (piazza dei Leoni, Arco di Spagna) il giornalista e storico contemporaneo Pier Paolo Cervone presenterà il libro Mario Pannunzio. Da Longanesi al “Mondo”, edito da Rubbettino per il centenario della nascita di Pannunzio, nato a Lucca nel 1910. Interverrà il curatore Prof. Pier franco Quaglieni, coordinerà la docente e scrittrice Gloria Bardi.

Il libro-curato dal prof. Pier Franco Quaglieni, docente e saggista di storia contemporanea, fondatore con Olivetti e Soldati nel 1968 del Centro Pannunzio e maggiore studioso italiano -di cui ha cominciato ad occuparsi, scrivendo saggi ed articoli dal 1971 – pubblica contributi di giornalisti e docenti universitari molto noti: Pierluigi Battista, Marcello Staglieno, Carla Sodini, Girolamo Cotroneo, Guglielmo Gallino, Mirella Serri, Angiolo Bandinelli, con un inedito non convenzionale di Mario Soldati che racconta la sua lunga amicizia con Pannunzio dagli anni ’30 al 1968 quando Pannunzio morì ad appena 57 anni. Pier Franco Quaglieni è autore del saggio sul “Mondo” oltre che dell’introduzione. Al libro è stato assegnato pochi giorni fa il Premio Leonardo Libri.

Insieme alla straordinaria esperienza del “Mondo” da lui fondato e diretto dal 1949 al 1966), il capolavoro giornalistico-culturale di Pannunzio, nel libro vengono analizzati il rapporto di Pannunzio con Leo Longanesi e Arrigo Benedetti, il suo famoso saggio su Tocqueville, il magistero esercitato su di lui da Benedetto Croce, la sua direzione del quotidiano “Risorgimento liberale” (fondato e diretto dal 1944 al 1947), la sua militanza liberale e radicale.

Il volume che, uscito per il centenario della nascita di Pannunzio va oltre il centenario, essendo un libro di storia e non una mera biografia di carattere celebrativo ed occasionale, come hanno rilevato più recensioni uscite nei principali quotidiani. Igor Man, leggendo i testi del libro prima che fosse pubblicato dopo la sua morte, disse: «Questo libro sarebbe piaciuto a Pannunzio, perché non è encomiastico,ma rigoroso e puntuale». Pier Franco Quaglieni ha così motivato il libro: «È volutamente a molte voci, come a molte voci fu “Il mondo” di Pannunzio che seppe mettere insieme Croce, Salvemini, Einaudi, il meglio della cultura laica e liberaldemocratica».