“Se attivare all’Ospedale S.M. Misericordia di Albenga il reparto di Ostetricia ed estendere la rianimazione da cinque a sette giorni la settimana prevede un costo annuale intorno al milione di euro, allora il Consigliere regionale Nino Miceli si faccia portavoce in Regione Liguria, per suggerire tagli, nel campo della Sanità, riducendo, ad esempio, la spesa dell’Agenzia Regionale Sanitaria, che ad oggi costa due milioni di euro l’anno. Nino Miceli, infatti, sa bene che tale Agenzia è diventata l’albergo dei pensionati, dove, su indicazione dell’Assessore alla Sanità Claudio Montaldo, vengono ricoverato uomini e donne, tra dirigenti e funzionari della Regione Liguria, andati in pensione, e che eseguono consulenze a fronte di compensi intorno ai 150 mila euro l’anno. Questa è la triste e avvilente realtà dell’Agenzia Regionale Sanitaria, giudicata da tutti inutile, se non per far fare consulenze agli amici degli amici, in puro stile comunista”. Con queste parole Marco Melgrati, Consigliere Regionale del Popolo della Libertà, replica alle dichiarazioni del consigliere regionale Nino Miceli (Pd), sulla questione del reparto di Ostetricia ad Albenga.

“Nino Miceli deve imparare a non dare del tu agli altri. Il consigliere regionale del PD infatti, è convinto che, nel centro-destra si combatta ‘per la lotta di potere’ che ha sempre fatto da padrona di casa tra le mura del Partito Democratico ligure e in particolare savonese. È comprensibile la reazione ‘interessata’ e il forte imbarazzo, che oggi, a carte scoperte, dimostra Nino Miceli, lui che pochi mesi fa, in forza della propria campagna elettorale per le regionali, aveva convinto l’Assessore alla sanità, Claudio Montaldo, in visita ad Albenga, a negare l’ostetricia all’ospedale ingauno, dando così il colpo di grazia che ha stroncato poi Antonello Tabbò nella sua rielezione a Sindaco di Albenga”.

“Pur non essendo un medico”, prosegue Melgrati, “mi sembra che Burlando, Montaldo, Quaini e oggi anche Miceli, in materia di sanità, soffrano di forti amnesie, presentando sintomi di altri disturbi che colpiscono i politici di sinistra, quali pressione alta delle parole e anemia di fatti. Essi, infatti, sembrano essersi dimenticati anche dei proclami effettuati solo qualche mese fa, quando il Governatore Burlando, in visita ad Albenga per la campagna elettorale, annunciò che il reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Maria Misericordia di Albenga sarebbe stato a breve operativo sette giorni su sette. ‘Facciamo un passo avanti importante. Non ci sarà più il problema del trasferimento dei pazienti a Santa Corona e si lavorerà tutta la settimana’, furono le esatte parole del Presidente della Regione lo scorso 3 Febbraio, per un’operazione da lui definita ‘un passo che costa ben 400 mila euro all’anno ma va fatto nel processo di adeguamento dell’ospedale alla popolazione’. Dopo circa sei mesi, in cui la situazione è rimasta invariata, le sue affermazioni si confermano nulla più che bieca propaganda, le solite promesse al vento della sinistra per abbindolare gli elettori”.

“Mi appello al buon senso di chi, in Regione, è ancora capace di mettere da parte le logiche di partito, gli schieramenti e il campanilismo per il bene del territorio. Diversamente, siamo pronti a scendere in piazza, e di portare con noi uomini, donne, anziani e bambini, tutti insieme contro la scellerata politica sanitaria di Burlando, Montaldo, Quaini e infine di Miceli”, conclude Marco Melgrati, Consigliere Regionale del Popolo della Libertà.