Savona, riorganizzazione uffici provinciali: Presidenza Vaccarezza replica alle polemiche

Il Presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza interviene in merito alla polemica sulla riorganizzazione degli uffici provinciali.

«Sono rimasto sorpreso dall’articolo uscito un paio di giorni fa su un quotidiano locale che riportava dichiarazioni mie e di un nostro dirigente aggiungendo però informazioni in più che, evidentemente, qualcuno ha voluto fare uscire» ha detto questa mattina il Presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza.

«Una cosa è il fatto, oramai assodato e concluso, che questa amministrazione abbia rivisto la macrostruttura dell’ente, con l’accordo dei sindacati, e quindi che le dirigenze da otto siano passate e cinque. Un altro è invece il nuovo rapporto e il nuovo dialogo che si apre oggi sul tavolo della contrattazione, dove si parla della declinazione, anche nella microstruttura, di ciò che abbiamo fatto a partire dalla macrostruttura. Proprio in questo ambito c’è una posizione chiara dell’amministrazione che, come tutte le precedenti, sarà trattata e mediata di concerto con i sindacati.

Il quotidiano l’altro giorno citava anche dei nomi, fatto spiacevole e che non era assolutamente nella nostra volontà, né, sopratutto, siamo stati noi le fonti di informazioni di cose sulle quali non ho nemmeno io, come Assessore al Personale, contezza. Mi dispiace che siano uscite queste notizie, posso capire il malumore dei sindacati e mi piacerebbe che tutto fosse riportato nella normalità, tenendo presente che purtroppo, a volte, sugli organi di informazione ci sono anticipazioni non volute».

«Ci tengo a ribadire – prosegue Vaccarezza – che questa sarà una trattativa come tutte le precedenti, che avrà il fine di trovare un accordo e un punto di mediazione al quale si arriverà sicuramente, poiché, nel nostro lavoro, abbiamo anteposto innanzitutto la funzionalità dell’ente e il benessere dei lavoratori.

Le modifiche strutturali non riguarderanno solo un settore, ma tutti. Ci sarà quindi il margine per trattare e parlare, partendo dal lavoro di coloro che questa proposta l’hanno scritta, il Dirigente competente e il Segretario generale, che hanno fatto in modo che si arrivi al tavolo delle trattative con un lavoro pensato e pesato ma non per questo assolutamente immodificabile. Alle spalle di questa proposta ci sono una serie di ragionamenti che, come corretto che sia, verranno affrontati in concertazione con le delegazioni sindacali e con una posizione chiara dell’amministrazione provinciale ma, soprattutto, senza decisioni già prese se non quella di una valutazione seria della situazione che andremo a trattare e sulla quale siamo particolarmente convinti».