L’ordinanza di divieto di balneazione nel tratto di mare alassino emessa giovedì 19 agosto a seguito di rilievi dell’ARPAL è già stata revocata. Così precisa una nota congiunta del sindacoe dell’assessore al Demanio di Alassio. “È stato solo un atto dovuto previsto dalla normativa – dice il Sindaco Aicardi. – Le analisi effettuate già il 12 c.m. dai competenti uffici comunali e dalla SCA avevano dato esito negativo; nei giorni successivi la SCA e gli uffici comunali, con i dipendenti Rosso e Puppo hanno effettuato sopralluoghi e controlli per essere certi che le condizioni di balneazione fossero ottimali. Anche l’ARPAL, a seguito di analisi effettuate giovedì 19 c.m., i cui risultati sono appena giunti, ha confermato che l’acqua del nostro mare non contiene sostanze inquinanti”.

“A seguito dei recenti, inutili allarmismi, creati da alcuni esponenti di Minoranza, vorrei precisare che i prelevamenti dell’ARPAL vengono effettuati non in mare aperto, come erroneamente detto, ma alla foce dei rii, dopodiché, se hanno esito positivo, in prossimità degli stessi (per 1 Km. Circa) e viene emesso divieto di balneazione”.

“Per quanto riguarda il monitoraggio delle condotte fognarie ho personalmente coordinato la SCA e gli uffici comunali, che dall’inizio della stagione balneare effettuano congiuntamente 4 sopralluoghi al mese su tutto il territorio – aggiunge l’Ass. Al Demanio Invernizzi – e mi sento di tranquillizzare i nostri turisti dicendo che il divieto, ormai revocato, non era dovuto a rottura di condotta fognaria o a sversamento a mare, come già detto dal Sindaco. Chiedo alla Minoranza di essere più cauta nelle dichiarazioni ‘al lupo’, arrecando danno all’immagine della nostra Città”.