di Claudio Almanzi – A pubblicarlo sono stati i Fratelli Frilli ed è stato letto già da molti, noi invece lo consigliamo a tutti: si tratta di “La Controbanda. Corradi indaga a Calice”. L’autore è Armando D’Amaro, 53 anni, con alle spalle esperienze forensi ed accademiche, oggi consulente di musei, fondazioni e centri d’arte.

Dobbiamo ringraziare D’Amaro per varie ragioni: non soltanto per averci dato un bel giallo che non è solo la continuazione del “Delitto ai parchi” (di Nervi, che era piuttosto un “noiretto”) ed una ripresa del personaggio del maresciallo Corradi (di Sturla), ma anche perché questo è un grande spot promozionale per il finalese ed il suo entroterra (oltre allo spicchio di Liguria che va da Noli a Borgio Verezzi). Il romanzo però è molto di più: non è infatti semplicemente un giallo, è anche un mezzo per fare un passo nella storia, nei ricordi, per rispolverare episodi drammatici della seconda guerra mondiale, che non vanno dimenticati. Oltre all’episodio tragico dell’eccidio a Pian dei Corsi, su cui si concentra l’interesse dell’investigatore, c’è la Resistenza, il Fascismo, il Dopoguerra, l’Amnistia Togliatti, naturalmente anche l’attualità e tanti calicesi che ognuno di noi può incontrare (volendo anche oggi), girando per il suggestivo borgo dell’entroterra finalese.

Un libro perciò di spessore, non solo uno dei tanti gialli oggi di moda, o un romanzetto che si divora in poche ore di gustosa lettura. A questo punto noi, affezionati lettori di Camilleri, amanti dei “sequels” alla Montalbano, non possiamo altro che invitare Armando a proseguire in questa intrigante saga di Corradi e darci al più presto un quarto (e speriamo altrettanto bello) romanzo con protagonista questa interessante figura di segugio. (Anche il terzo atto, il bellissimo “La farfalla dalle ali rosse” vale la pena d’essere letto). Nel nostro comprensorio del resto abbiamo già un altro altrettanto valido tutore della legge, come Corradi, protagonista di vari romanzi: si tratta del commissario Rebaudengo, il personaggio principe dei gialli della brava e prolifica scrittrice albenganese Cristina Rava.