di Mary Caridi – Uno spettacolo indecoroso, una vergogna nazionale, quelle 500 stagiste in fila per il Colonnello, la tenda nella capitale della cristianità e il marheting libico per le conversioni. Ma in quale paese stiamo vivendo? Nella povera italietta anche questo ci doveva capitare di vedere. La maggioranza che mostra il pugno di ferro contro i mussulmani, ovviamente braccianti, poveri, badanti, ladruncoli da quttro soldi, spalanca le porte della capitale della cristianità a Gheddafi  riccone , in quel modo. Un circo Barnum che offende per la volgarità, per l’uso vergognoso della donna, per la rappresentazione che emerge del nostro Paese. Un paese che si inginocchia al Dio denaro, quello che possiede Gheddafi e che ci sta comprando  oltre alle aziende, alle banche, alle squadre di calcio, anche la dignità nazionale.

Non so voi, ma io sento una nausea profonda nel vedere lo spettacolo beduino. Donne che invece della nostra Bibbia stringono il Corano come fosse l’ultimo besteseller, in un gesto mediatico estremamente simbolico. Non mi stupirei che le conversioni all’islam, dopo uno sdoganamento mediatico di questa portata aumentassero, magari prima o poi sarà  pure di moda. Berlusconi è forse attratto dal modello libico: tante mogli con pochi diritti, tante donne, ma  senza che sia peccato, il capo con harem, (sogni di Silvio)? Se il modello gheddafiano farà breccia nel cuore ormai anziano di Silvio, potrebbe anche accadere che lui sia il primo uomo politico europeo che si converte all’Islam, dopotutto penserà, ho fatto tutto, ho provato tutto, ho sfidato tutti, se in Italia mi va male , faccio come Craxi con la Tunisia…A parte il folcloristico Borghezio, la Lega è silente. Giuro, la prima volta che qualcuno accennerà una sola parola sugli extracomunitari, gli ricorderò del “padano”  Gheddafi in Roma ladrona…

* A modo mio: la rubrica Corsara di Mary Caridi