di Mary Caridi – Indubbiamente il successo di manifestazioni che hanno visto una grande affluenza di pubblico sono finite sotto la lente di ingrandimento che sempre accompagna ogni novità. L’amministrazione targata Guarnieri ha da subito impostato la sua politica turistica  alla ricerca del grande pubblico, dei numeri alti, di eventi nazional-popolari, in grado di attrarrre migliaia di persone. Per ottenere in breve tempo questi numeri che hanno dato successo alle manifestazioni,  è apparso chiaro da subito che alcune regole sarebbero saltate. Concedere deroghe ad una parte di commercio scontenterà, come ovvio la parte che resta esclusa.

Multe ad alcuni, deregulation per altri. Multe per antiassembramento e il giorno dopo assembramenti autorizzati. Strade chiuse al traffico che hanno scontertato gli automobilisti, che però davanti al divertimento garantito dalle manifestazioni, hanno poi sopportato con pazienza le novità. Il primo anno di Vannucci al turismo è stato all’insegna di un motto: Welcome to Albenga, e pur di dimostrare che lui avrebbe dato divertimento ed eventi alla città di Albenga, a volte ha  concesso ali all’improvvisazione.

Per lui è  una rivincita covata a lungo, l’Assessore “bengala”, così è stato definito per la sua passione per i fuochi di artificio, si sta muovendo con grinta e passione, a volte, come  è ovvio, esagerando un po’, ma va detto che la gente ad Albenga questa estate si è divertita. Dunque, alcune sbavature organizzative vanno anche comprese. Aveva iniziato con pochi soldi e voleva nel contempo marcare la differenza dalla Verrazzani, molto attaccata nei cinque anni di mandato come assessore. Assestare un colpo alla Verrazzani e dimostrare di voler cambiare il volto turistico della città di Albenga, coinvolgendo maggiormente i giovani, è la spinta propulsiva che ne ha segnato le scelte.

Però, e qui arrivano le note dolenti, nel fare si rischia sempre qualcosa. Saltare la burocrazia è anche un rischio, ne abbiamo il ricordo con Angioletto Viveri, che per darci il ponte dopo l’alluvione ha affrontato di petto la macchina burocratica e purtroppo ne ha anche pagato un prezzo. Le domande del partito democratico sono vissute in modo fastidioso dalla maggioranza, le lamentele di quei commercianti del Viale “dimenticati” dall’ufficio turismo, sono anche la spia di una possibile frattura nel mondo del commercio che vive con allarme e preoccupazione il proliferare di mercatini di ogni tipo, da quelli di ortofrutta, criticati da un gruppo di commercianti (anonimi), a quelli del lungomare e di Pontelungo. È indubbio che chi viene multato per piccole irregolarità e vede altri che possono avere campo libero, poi mugugna e si sente tradito. Il rodaggio in corso consentirà di limare meglio i punti di criticità,  la strada intrapresa è quella giusta se terrà conto però del fatto che ad Albenga alcune vie vorrebbero puntare su turismo di qualità. La buona volontà è fuori discussione, ma una gestione schizofrenica, del vieta e concedi, alla fine potrebbe ingenerare confusione e malumori, e sarebbe un peccato perchè Albenga ha tutte le carte in regola e i numeri per diventare una città turistica a tutti gli effetti e le presenze alle manifestazioni ed eventi  lo hanno ben dimostrato.

La richiesta di regole che valgano per tutti chiesta dal pd infastidisce l’amministrazione che deve però trovare una soluzione che possa garantire tutti i commercianti. Non deve mai passare il principio che gli amici sono protetti, gli altri vessati, o nel mondo del commercio si apriranno faide e discussioni che si trascineranno a lungo. Il bilancio di questa prima stagione turistica dimostra che è possibile fare turismo ad Albenga, la sfida va accolta e concertando con le associazioni di categoria e i soggetti che lavorano nell’organizzazione degli eventi, andrà trovato il metodo migliore che accontenti tutti. Non dovrebbe esistere alcuna separazione tra  maggioranza ed opposizione su alcuni temi, sui quali tutti dovrebbero remare nella stessa direzione. Altro discorso saranno i punti su cui vi sarà  una dura battaglia, dal depuratore, alla realizzazione del porto turistico, alla scuola o alla programmazione urbanistica della piana.

* A modo mio: la rubrica Corsara di Mary Caridi