di Claudio Almanzi – Dopo due grandi e bellissime collettive dedicate agli anni d’oro di Calice (Dal 1960 al 1980) sabato prossimo (alle ore 18) Daniele Decia, nella galleria d’arte PuntoDue, inaugura la personale di Gianmaria Giannetti che, nato a Milano nel 1974, vive e lavora tra Bari e Finale Ligure ed ha già alle spalle importanti mostre a Berlino, Milano, Napoli e Parigi: “ Il titolo dell’esposizione- dice lo stesso Decia- provocatoriamente, è “Stupido come un pittore” perché Giannetti ha un forte senso critico, è capace di vedere l’arte sotto vari aspetti e dopo aver dedicato due grandi collettive ad artisti di grande fama, o comunque già molto noti, mi sembrava giusto dare adesso fiducia ad un giovane di valore e di grande talento”.

Molto bello anche il catalogo realizzato da una dei due curatori della mostra Mihaela Anitoaie: “Strane creature organiche ed inorganiche dice la Anitoaie nella prefazione- segni e simboli, ominidi e pollastri racchiusi in strutture geometriche, ora spigolose, ora tondeggianti, in colori vivaci, o grigi assoluti… opere realizzate, con apparente trascuratezza, ma reale cura, più su frammenti scartati dalla civiltà post-industriale che su fine lino del Belgio o carta pregiata di riso”.

Ma allora siamo in presenza di Art Brut? “Non saprei- dice la Anitoaie- Giannetti guarda e mi fa guardare il mondo come forse non facevo più, con lo stupore di quando ero bambina… è veramente un artista, le sue opere, dipinti o sculture-istallazioni, colte e poeticamente rigorose, dominate dall’armonia tra narrazione e decorazione, comunque pervase dal suo sottile divertimento nell’alterare i rapporti banalmente consueti, dall’ironia sulle pretenziosità delle scale dei valori, espressione di stati d’animo liberati attraverso la fantasia, risposte ironiche alle domande chiave della vita nel suo divenire, ci trasmettono emozioni svincolate da codici e critiche ammuffite”.