Sgarbi l’11 settembre all’Ambra parlerà anche di Islam e rapporti con l’Occidente

di Mary Caridi – Il c.d.a della Palazzo Oddo e i revisori dei conti della società s.r.l, non percepiscono alcun gettone di presenza e la somma equivalente di circa 25.000 euro è servita a finanziare le iniziative cantierate, 37 eventi che hanno arricchito l’offerta culturale della città di Albenga. Non solo, per lo spettacolo al teatro Ambra dell’11 settembre ” anche gli assessori e i consiglieri comunali pagheranno, come tutti gli spettatori il biglietto di ingresso”, ha  affermato il Presidente della Palazzo Oddo, l’ avv. Alessandro Chirivì.

” C’è grande attesa per questo evento che porterà il Prof. Sgarbi in Albenga- dichiara Chirivì –  speriamo che ci sia una risposta importante da parte della popolazione, perchè il Prof. Sgarbi è un personaggio di livello elevatissimo nel panorama della cultura italiana. Porterà il suo spettacolo ” Sgarbi l’altro” che è un monologo molto ricco, dove Sgarbi parlerà di arte, letteratura, attulaità e di rapporti tra Islam e Occidente. La data  dello spettacolo in Albenga non è casuale una parte dello spettacolo è dedicata, infatti,  all’11 settembre”.

Anche Sgarbi, dopo il critico d’arte Philippe Daverio visiterà Albenga e le bellezze del centro storico di Albenga, la Mostra Le magiche Trasparenze e il celebre Piatto Blu.Sgarbi avrà l’opportunità anche in futuro di instaurare collaborazione e rapporti con Palazzo Oddo, anche nella prospettiva della futura Fondazione che gestirebbe Palazzo Oddo.

1 Commento

  1. Sono totalmnte d’accordo con la decisione di Chirivì, finalmente un provvedimento ANTI CASTA !!!
    Siamo stufi di vedere politicanti che hanno sempre i biglietti gratis e le facilitazioni per tutto!
    I consiglieri comunali e gli assessori è giusto che paghino gli spettacoli come tutti gli altri (visto che in gran parte sono molto benestanti già di loro).
    Mi piace molto anche il fatto che i consiglieri di amministrazione di Palazzo oddo abbiano rinunciato allo stipendio per lasciare più soldi in cassa per le manifestazioni, dovrebbero fare così anche gli assessori e quelli delle altre società pubbliche.
    Forse che un maggiore ricambio generazionale nella politica locale sta portando più etica nella gestione della cosa pubblica? Speriamo!
    Largo ai giovani allora…quando lavorano bene nell’interesse della città.

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