Tirreno Power: Boffa (Pd) ribadisce il suo no all’ampliamento della centrale

Sulla questione dell’ampliamento della centrale Tirreno-Power, la posizione del Partito Democratico, sia a livello provinciale che a quello regionale, è quella espressa nei mesi scorsi. La Regione, inoltre, ha deliberato un parere negativo (Delibera di Giunta Regionale numero 658 del 19 luglio del 2007) in ordine alla compatibilità ambientale del progetto della nuova unità a carbone e nulla è cambiato da allora.

Il progetto di ampliamento che l’azienda propone, si inserirebbe in un contesto dove la rete dei controlli è disomogenea sul territorio e, quindi, non ottimale. Inoltre, nella situazione attuale, non ci sarebbero neppure i presupposti per riconoscere ai due attuali gruppi a carbone esistenti l’Autorizzazione integrata ambientale, cioè quell’autorizzazione prevista dal Decreto legislativo 59 del 2005, che pretende per tutte le attività produttive, comprese le centrali termiche superiori ai 300 MW, l’applicazione delle migliori tecnologie disponibili, che evidentemente ci sono se l’azienda le propone per il gruppo nuovo.

“Riguardo all’ampliamento della centrale Tirreno-Power di Vado Ligure – spiega Michele Boffa – non c’è stato soltanto un coro di no ma, come leggiamo da alcuni giorni, c’è anche un coro di sì! Personalmente, e credo continui ad essere la posizione del Partito Democratico, sono fermamente contrario al progetto di ampliamento della centrale attraverso la realizzazione di un nuovo gruppo a carbone, perché lo considero insostenibile dal punto di vista ambientale. Ritengo invece, come è stato detto più volte, che si debbano ristrutturare e riqualificare i due gruppi in esercizio. Tirreno-Power possiede, per sua stessa ammissione, le migliori tecnologie atte a ridurre sensibilmente le emissioni inquinanti e ad aumentare il rendimento energetico: le chiediamo semplicemente di applicarle all’esistente”.