Il grido di dolore di Calandriello è un’ occasione per il pd per aprire un dibattito

di Mary Caridi – La lettera aperta di Alberto Calandriello, a mio parere, pur se scritta in modo confuso, a tratti anche offensiva, non può essere archiviata come una qualsiasi sfuriata di un cittadino. Ci sono per Albenga tanti Calandriello che avrebbero rivotato il centro sinistra, ma hanno scelto Rosy Guarnieri. Incontrandoli ti dicono tutti la stessa cosa: ” non sono leghista, ma che altro potevamo fare? Abbiamo cambiato perchè il centro sinistra non riesce a rappresentarci”.

La forza di Rosy è nell’assenza di leaderschip all’interno degli altri partiti, a partire dal pdl, ormai a livello nazionale in crisi confusionale, ma che qui ad Albenga, ha scelto di arrendersi, di abdicare, ancor prima di aver giocato la partita. Forti nei numeri, debolissimi nel trovare una sintesi delle loro idee e un portavoce autorevole che  su loro mandato talloni il Sindaco su questioni sulle quale, a volte, non sono in sintonia o avrebbero qualcosa da dire come pdl.

Per il partito democratico, invece,  è l’occasione di interrogarsi su questa lettera di un loro elettore che pur usando frasi che suonano ingiuste verso un segretario che si è da poco insediato e che  sul palio e Notte Verde, ha comunicato il pensiero(immagino) del direttivo del partito, dice che dal pd e dal centro sinistra vuole qualcosa di più, uno scatto d’orgoglio, proposte, idee, anche volti che sappiano comunicare cose nuove e usare quegli strumenti di propaganda che la destra sa maneggiare con maestria.

La proposta politica del centro sinistra di Albenga qual’è? Questo si chiede Calandriello e se i toni o le frasi sono buttate giù come in un diario e dunque emotive, vanno lette con lucidità, perchè a mio parere, qualcosa di importante tra le righe, dicono. Se tanta gente del centro sinistra è disposta a chiudere un occhio sulla burocrazia, le regole, purchè Albenga abbia eventi, bisognerà pur domandarsi il perchè.

Vero è che mentre nel partito democratico i riti e le liturgie della politica  a volte legano le mani delle scelte, nel centro destra ingauno, al momento e se non accade un risveglio, sono in due a comandare, la Rosy e Montaldo e dunque è tutto, molto, molto meno complicato. Anche i commenti alla lettera sono interessanti perchè consentono all’area che ha perso le elezioni ad Albenga, di iniziare a fare un po’ di autocritica, di pensare a strategie, di radicare un partito che ha perso consenso pur avendo una forte area di riferimento. Mai prendersela con i propri elettori, ma chiedersi perchè non ti hanno votato e cosa puoi fare perchè tornino a votarti. Nel frattempo anche il centro così in movimento a livello nazionale potrebbe risvegliarsi dal lungo torpore e riorganizzarsi. Il contributo di Calandriello non andrebbe dunque demonizzato, ma compreso, aprendo nel centro sinistra un dibattito in città su queste tematiche.

A Modo Mio – rubrica Corsara di Mary Caridi

3 Commenti

  1. cara Lidia NO NO NO NO! non si può guadagnare sull’illegalità perchè così fan tutti!!!! non con il consenso delle istituzioni allora viva la mafia che “protegge” …allora perchè pagare le tasse???? allora mille altre cose … finchè ci saranno persone che la pensano come lei ci sarà un berlusconi che si fa le leggi per evitare la galera…e si circonda di mafiosi e costruttori che corromperanno ufficiali….perchè così è l’Italia.. ma che valori stiamo trasmettendo ai nostri figli. Gli italiani vogliono di più meritiamo di più un Italia con la speranza di sconfiggere questo pensiero distgorto che purtroppo si è insinuato tanto da essere NORMALE EVADERE !!! la notte verde e il Palio si possono fare benissimo con tutte le regole giuste. noi albenganesi se accettiamo lasciamo la possibilità di far fare a questa amministrazione anche di peggio …. Vogliamo di più un palio che duri 30 60 100 anni ma sempre più organizzato e LEGALIZZATO!!!!! con sempre più gente e più guadagno non invidia malcontento e illegalità !!!!

  2. Giusto Mary, la sinistra deve prendere atto di questo sfogo, che è lo sfogo davvero di tanta gente. E’ lo sfogo anche di gente che ha votato Tabbò alle ultime elezioni, ma che è comunque profondamente amareggiata e sconfortata nel vedere che troppe cose non hanno funzionato. Nella politica, la cosa brutta è che nessuno e ribadisco nessuno, è capace di rendere atto delle cose giuste e belle che vengono fatte. Sono sempre tutti pronti a darsi addosso e a vomitarsi l’uno con l’altro cattiverie inutili. Ci vorrebbe davvero la collaborazione.
    Una domanda la vorrei fare a tutti i commercianti che si sono lamentati (anche giustamente) del mancato rispetto delle leggi. Voi nella vostra attività commerciale, avete sempre pagato tutti le tasse??? Avete sempre fatto tutto in regola??? Avete emesso sempre gli scontrini correttamente??? Non credo. Con questo non giustifico la mancanza del rispetto delle regole per le manifestazioni avvenute, ma penso che alla fine, Albenga ne guadagnerà di immagine se arriva più gente. Tutti ci guadagniamo.
    Saluti Lidia

  3. la ringrazio per la “visibilità” che ha dato alla mia lettera aperta al pd ingauno.
    devo confessarle che ha colto perfettamente nel segno nel suo articolo relativamente al mio modo di scrivere a tratti confuso (forse irruento e soprattutto molto molto impulsivo) e soprattutto (e onestamente me ne dispiaccio) per quanto riguarda le parti “offensive” che ammetto avrei potuto evitare o “mediare” (ma come fa a “mediare” uno impulsivo?)
    però, e questo è l’importante, ha visto dentro questo mio sfogo di albenganese (che è “ex” solo per questioni di residenza non certo di affetto) un punto importante, cioè il bisogno che certi partiti sappiano fare autocritica e migliorarsi.
    E anche se credo che il mio blog non servirà in tal senso, grazie per averci provato portandolo ad esempio.
    Buona giornata, alberto

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