Per i Venerdì dell’AMMI (Associazione Mogli dei Medici Italiani) il 24 settembre alle ore 16,30 presso la Sala Rossa del Comune di Savona la Dott.essa Silvia Bottaro Debenedettisi terrà la conferenza “Notarelle intorno ad alcuni Medici savonesi per tracciare una futura storia della medicina a Savona”

L’Associazione Mogli dei Medici Italiani, Sezione provinciale di Savona, è presente sul Territorio da oltre trent’anni proponendo, sempre, occasioni di divulgazione sanitaria, nel motto “Unite per Unire”. Il rinnovato Consiglio Direttivo (Presidente Prof.ssa Antonietta Venturino Selis, Vice presidente Dr.a Silvia Bottaro Debenedetti, Segretaria Dr. Silvana Valdora Palladino e altre Consigliere) hanno deciso di riprendere l’occasione di incontri motivati dal fatto di presentare, di divulgare conoscenze sanitarie appropriate. Si è già svolto l’incontro a cura dell’ Ispettore Comandante della Polizia delle Comunicazioni di Savona – Ispettore Alberto Bonvicini – sul tema delle truffe di internet (suscitando vivo interesse), si è svolto, poi, l’ incontro di approfondimento svolto dallo specialista Dr. Alberto MACCIO’, un appuntamento che ha avuto la caratteristica di essere “famigliare”, nato dall’esigenza di diffondere alcuni concetti chiavi legati alle più frequenti richieste di delucidazioni in materia linfologia, incontro molto seguito.

Questo terzo appuntamento è dedicato ad una prima ricerca riguardo alla figure storiche nella città di Savona dedite alla medicina. Silvia Bottaro Debenedetti ha intrapreso, infatti, un inedito approfondimento su alcune figure che nel tempo si sono distinte nel settore della medicina, della ricerca e della beneficenza, molte volte legata alla salute dei più deboli. La conversazione è corredata da una serie di diapositive che illustrano, in qualche caso, le vicende savonesi. In particolare la ricercatrice si è soffermata sull’episodio dei Fratelli De Stefanis, forse noti soltanto per l’intitolazione di una strada nel quartiere di Lavagnola (Savona), legata, anche, al periodo risorgimentale e, quindi, di molto valore perfino da questo punto di vista, considerando che nel 2011 il nostro Paese ricorderà l’avvenuta Unità d’Italia.