Dopo essere stato a Genova dal 9 all’11 settembre, il Festival internazionale di danza contemporanea in paesaggi urbani Corpi Urbani/Urban Bodies, farà tappa domenica 12 settembre a Finale Ligure. Ideato e organizzato dall’Associazione ARTU (Arti per la Rinascita e la Trasformazione Urbana) e arrivato all’ottava edizione, il Festival valorizza lo spazio urbano e invita alla scoperta del territorio attraverso la danza contemporanea. Grazie ad un nuovo linguaggio del corpo, a movimenti flessibili e mutevoli e a soluzioni sceniche di particolare effetto, le sperimentazioni coreografiche del Festival arricchiscono gli spazi urbani di nuovi valori e punti di vista.

Domenica si esibiranno nelle vie e nelle piazze di Finalmarina la Compagnia Irène K. (Belgio), le danzatrici italiane Michela Minguzzi e Giada Meggiolaro, il gruppo KoinèGenova e la compagnia inglese Chameleon. “Il Festival si distingue per la qualità e la professionalità di giovani talenti della danza contemporanea che trasformano piazze e budelli in palcoscenici naturali a due passi dal mare a Finale Ligure. – dice l’assessore alla cultura e al turismo del Comune, Nicola Viassolo – Il festival, oltre ad offrire un’occasione di diffusione e osservazione della giovane danza d’autore, premia i turisti che scelgono di trascorrere al mare un periodo di ferie o anche un week end in questo scorcio di fine estate, contribuendo così a incentivare l’offerta di intrattenimento con una manifestazione che coniuga spettacolo, cultura e valorizzazione della città”.

Gli spettacoli sono tutti gratuiti. Il primo inizierà alle 16,45 in piazza San Giovanni Battista e vedrà i ballerini della Compagnia Irène K. interpretare “Inside time/Outside space” . La sfida di questo gruppo di danzatori belgi è creare qualcosa di nuovo in funzione del luogo. Dal momento che la location è ogni volta diversa, diventa essa stessa la genesi di un punto di vista specifico, in relazione alla sua storia e al vissuto sociale.

Il secondo appuntamento sarà alle 17,30 in piazza Vittorio Emanuele II con la ravennate Michela Minguzzi in “Unbalance-2”. Lo spettacolo racconta una metamorfosi lenta, inesorabile, che trasporta il corpo della danzatrice in uno spazio vergine ed effimero. “Il brivido del bilico si annida insidioso nelle pieghe di un alito di vento, di una vertigine improvvisa, nell’assoluta precarietà di un equilibrio vulnerabile al tutto”, si legge nella presentazione.

Il Festival proseguirà alle 17,45 sul lungomare Migliorini con Giada Meggiolaro, interprete di “Verecondia degli occhi”. L’artista vicentina presenterà uno spettacolo, pensato per una sola danzatrice, che prevede l’uso di un costume in gomma, sigillato per combustione, così da poter contenere il liquido che avvolgerà il corpo della performer modificandone il peso e l’equilibrio. “Come una massa acquosa, la danzatrice assumerà tutte le forme possibili del movimento per poi tradirle, lasciarle continuamente sotto il peso della propria identità mutevole, la cui unica soluzione è di potersi liberare”.

La Compagnia KoinèGenova proporrà alle 18, ancora sul lungomare, “Sempre e costante è il mio amore”, danza che attraversa soave i ricordi dei protagonisti, tra baci, incertezze, rabbia e paure. “Il loro è un amore che non si consuma ma che ritorna prepotente e che ha il sapore del sole, sempre e costante”.

Il Festival si concluderà alle 18,30 in via Garibaldi e in piazza Vittorio Emanuele II con la Company Chameleon in “Search and find”, una nuova creazione del gruppo anglosassone, pensata per lo spazio urbano, che esplora l’idea della compatibilità e dell’incomprensione.

Il Festival Corpi Urbani/Urban Bodies è organizzato dall’Associazione Artu con il contributo della Regione Liguria e dei Comuni di Genova e Finale Ligure, con il patrocinio della Provincia di Savona e con la collaborazione della Fondazione per la Cultura e del Settore Musei di Genova.