Marco Scajola (Pdl) con un’interpellanza ha chiesto oggi in Regione Liguria alla Giunta Burlando quali iniziative si intendano mettere in atto per sostenere il comparto florovivaistico. In particolare «quali politiche intenda attuare e se ritiene, anche attraverso investimenti sulla ricerca, di formulare proposte concrete per sconfiggere la crisi e avviare lo sviluppo». Scajola ha ricordato che gli operatori del settore spesso lamentano come questo comparto venga trascurato. E che molte aziende vivono una situazione di grave crisi. Ha ribadito: «Non si vedono da parte della Regione azioni che cerchino di rompere gli schemi classici, capaci di dare un uovo impulso».

L’assessore all’agricoltura Giovanni Barbagallo (nella foto) ha sottolineato che la crisi riguarda in particolare il settore dei fiori recisi, dove forte è la concorrenza straniera, in particolare di Paesi extracomunitari, dove basso è il costo della manodopera e i controlli sono carenti. «Di fronte ad una simile concorrenza la Regione da sola non potrebbe nulla. – ha detto l’assessore – Per questo bisogna agire su tavoli regionali, nazionali ed europei».

Tra le cose fatte in particolare Barbagallo ha ricordato che è stato istituito un apposito Dipartimento, che si occupa di stanziare i contributi, di organizzare viaggi all’estero per conoscere e fronteggiare la concorrenza e studiare una politica di settore. È sorto, inoltre, un club di prodotto che promuove svariate iniziative, tra le quali la pubblicazione di una rivista. Un ottimo risultato ottenuto – ha sottolineato l’assessore – è stato il contributo di un milione e quattrocento mila euro, da ripartire con la Toscana, destinati alla coltivazione del “ruscus”, il cosiddetto verde.

Tra i programmi dell’assessorato, annunciati da Barbagallo, la nascita di un tavolo con le cooperative, quella di un sistema con gli istituti di ricerca sul territorio, una maggiore intesa con gli associazioni di categoria. Ma la vera battaglia, secondo l’assessore, e a combattere in Europa: «Dovremo creare un’alleanza, un progetto, al quale stiamo lavorando, con la Francia, Spagna, Grecia e la compartecipazione d’Israele. Noi contiamo molto sulla politica europea per riuscire ad abbattere i costi, per questo – ha ricordato – ho già incontrato, per sensibilizzarli sulla questione, gli europarlamentari liguri». Scajola si è detto disponibile ad una collaborazione costruttiva.