“Alassio, le Vie delle Shopping”: il punto

Ieri presso la Sala Consiglio del Comune di Alassio si è svolta una riunione con alcuni rappresentanti delle più prestigiose attività commerciali di Alassio e con l’Associazione Albergatori Alassio. Erano presenti, per il Comune, il Vice Sindaco Reggente Giovanni Aicardi, il Consigliere delegato al Commercio Giuseppe Maiellano, Funzionario e Collaboratori dell’Ufficio Commercio.

Durante la riunione l’Amministrazione ha presentato agli intervenuti la terza fase del progetto “Alassio, le vie dello Shopping”. Al fine di valorizzare e maggiormente promozionare il tessuto commerciale, l’Amministrazione Comunale è interessata ad installare equamente sul territorio alassino, alcuni “Totem digitali” con pannelli a tecnologia LCD di grande formato per la visualizzazione di immagini pubblicitarie di tutte le attività locali aderenti al citato progetto. Inoltre, per sostenere le attività locali anche nel periodo invernale caratterizzato da una bassa affluenza turistica, l’Amministrazione ha intenzione di promuovere una nuova manifestazione denominata “Week-end dello shopping” con l’obiettivo di incentivare gli acquisti natalizi.

Per la promozione dell’iniziativa è prevista una campagna pubblicitaria della Città di Alassio quale “Capitale dello Shopping” su riviste specializzate nel settore commerciale e sui quotidiani di maggiore tiratura anche nelle Regioni del Piemonte, Valle d’Aosta e nella provincia di Imperia- Sanremo con conseguente distribuzione del quotidiano nella Costa Azzurra.

Durante la riunione è stato discusso anche il fenomeno dell’abusivismo commerciale e di eventuali soluzioni al fine di risolvere la problematica, quali il servizio di vigilanza privata tramite aziende specializzate nel settore per elevare il livello di ordine e sicurezza nella città, a supporto delle forze dell’ordine già presenti sul territorio.

5 Commenti

  1. Francesco ha ragione.
    Trovo inaccettabile che i commercianti abbiano il “potere” di poter indirizzare i controlli delle FdO nella caccia al nero.
    Inizino a pagare le tasse poi ne discuteremo.
    Inizino a battere gli scontrini che è meglio.
    Passino i vigili urbani che sono (evidentemente) piu’ strumentalizzabili per l’appartenenza al centro di potere locale ma che le FdO quest’estate si siano accanite con i venditori abusivi lo trovo superfluo. Non credo che gli stessi operatori di polizia siano soddisfatti di questa attività…
    Alassio dovrebbe potersi dotare di un amministrazione degna di tale nome. Rischia di vivacchiare prigioniera del suo illusorio e risibile “ruolo”. Credo che potrebbe esprimere ben altro.

  2. Alassio vuole diventare la capitale dello shopping? Lo credo! Visto che nei paesi limitrofi, nel fine settimana, i commercianti ronfano e tengono le serrande chiuse…non puo’ essere altrimenti!!!!
    I prezzi di Alassio, in questo momento di recessione non sono adeguati a qualificare la cittadina degli “zoccoli bianchi e maglietta” come capitale di una beata fava di niente.
    Riguardo alla vigilanza privata…mi stupisco di come una tale bestialità possa essere sortita anche da parte di rappresentanti delle istituzioni cittadine!
    I vigilantes sceriffi privati NON POSSONO ATTENDERE A NESSUN COMPITO DI PUBBLICA SICUREZZA, ORDINE PUBBLICO E AFFINI. Possono soltanto fare la guardia alle cose mobili e immobili e POSSONO INTERVENIRE in caso di reati esattamente tanto quanto lo può fare qualsiasi privato cittadino.
    Devono avvertire le F.D.O. e basta. Il povero sengalese o maroicchino che si trovasse molestato dagli sceriffi ha tutti i diritti di IGNORARE la divisa da finto poliziotto che indossano. Anzi, potrebbe denunciarli per usurpazione di funzioni pubbliche e per tutte le eventuali azioni che dovessero commettere gli ardimentosi sceriffi.
    Se dovesse davvero concretizzarsi ad Alassio la stessa ridicola farsa di Porto Cervo, dove i ricchi parassiti hanno porovveduto ad assicurare ILLEGALMENTE la sicurezza dell’abitato con l’impiego istituti privati di vigilanza in perfetto stile “ghe pensi mì!” , sarà mia cura denunciare alla Magistratura l’abuso che verrà perpetrato in materia di P.S.-
    PS: quando la gente vuol davvero fare shopping, eccetto chi se ne frega della crisi perchè è ricco sfondato ( man non va ad Alassio…) va negli OUTLET del basso piemonte….:-)

  3. Esprimo un mio modesto parere circa l’abusivismo di tali extracomunitari e non solo sul nostro territorio.
    Sono certo che non servano ronde, piantonamenti o cacce all’uomo…..
    ma che servano semplicemente dei permessi di vendita ad un costo giusto e ragionevole per periodi che vanno dai trenta giorni in su’ rinnovabili da rilasciare a chiunque sia regolare sul nostro territorio.
    Non sempre tali persone sono soggetti che devastano, sporcano o altro, anzi tante volte sono persone che hanno saputo integrarsi onestamente senza rubare e con un lavoro duro (come fare il vu’ cumpra’).
    Loro cercano di campare andando a cercare il cliente, con i loro scarsi mezzi di istruzione e un sorriso velatamente triste ma necessario!!
    Tanti commercianti alassini trattano i visitatori che entrano nel loro negozio con supponenza , fastidio e oltre a nn sapere neanche come si fa un sorriso si infastidiscono se vengono disturbati mentre sono al telefono o se la persona dopo aver guardato in giro esce senza aver comprato niente !!
    In sostanza c’e’ molto da lavorare e non solo in una direzione!!!

  4. Proprio oggi ho saputo che l’amministrazione di Alassio tanto per avere l’egemonia
    dei propri commercianti ha deciso di abolire la FIERA DI SANT’ANNA.
    Ritengo che questo sia un gesto immorale perchè primo si toglie del lavoro a delle
    aziende, secondo si crea un danno economico a chi negli anni aveva comprato
    tali licenze. Ancora una volta gli amministratori di Alassio si dimostrano ottusi e
    antidemocratici verso gli ambulanti, vedi dove Melgrati eC hanno portato il mercato
    del sabato. Se è vero che esiste un Dio penso che alla prossima mareggiata non
    spariranno solo le spiagge, questo non mi consola ma mi rende giustizia.

  5. Ecco si ci manca che l’amministrazione alassina o l’associazione commercianti si debbano sobbarcare il costo di una sorveglianza privata.

    Chi deve fare il proprio dovere lo faccia e questo fenomeno verrà rapidamente ridimensionato.

    C’è gente che tiene in deposito la merce di questi venditori abusivi

    Sempre i soliti da anni: a chi giova ?

I commenti sono bloccati.