di Mary Caridi – Un atto illegittimo la decisione dell’ obbligo di  targa  degli Amministratori condominiali ?  L’ordinanza del comune di Albenga che “obbliga” ogni condominio, ad apporre in modo visibile, all’esterno dell’immobile, una targa in ottone che riporti i dati dell’amministratore condominiale, desta perplessità. Se è norma di legge che i condomini debbano avere tutti un amministratore , nessuna legge obbliga che siano iscritti ad un Albo che in realtà ad oggi non esiste. Esistono diverse associazioni che possono, e nessuna legge lo vieta amministrare, perché non è previsto un titolo ad hoc per fare l’amministratore. Esistono anche numerosi condomini amministrati da condomini dello stesso condominio. Un condominio poiché incassa quote di denaro per la  sua gestione economica (luce scale, ascensore, manutenzione ordinaria e straordinaria), deve avere una figura giuridica  rappresentata da un individuo, persona fisica,  ( funzione che a norma dell’articolo 1106 del codice civile può essere delegata ad uno o più partecipanti dell’assemblea o anche ad un estraneo). Facciamo un esempio concreto : un condominio si riunisce in assemblea condominiale e delibera che a figura giuridica delega un condomino, non iscritto a nessuna associazione. Cosa deve fare questo condominio davanti all’ordinanza Guarnieri che lo obbligherebbe a pubblicare dati sensibili (legge privacy) , sarebbe a questo punto costretto ad iscriversi ad una associazione? Se la legge non lo prevede, ci troviamo davanti ad un atto palesemente di natura arbitraria e che impone ciò che la legge non prevede. A parte la singolarità della tipologia della targa,  che imponendo il materiale, l’ottone, costoso rispetto ad altri materiali e alla sua manutenzione,  diventerebbe ancor più  oneroso,  poiché il mandato dell’amministratore è annuale e nessuno costringe  a tenersi lo stesso. In un periodo di crisi economica anche un costo aggiuntivo, rappresenta un problema per le tasche dei cittadini. La decisione parrebbe nata da una sorta di vaso comunicante tra una delle tante associazioni presente sul panorama ( ANACI) e la nuova amministrazione, alla ricerca una soluzione che dia visibilità agli amministratori. L’ordinanza però è viziata da un errore che non è formale, ma sostanziale. Va fatta chiarezza e modificata un’ ordinanza quantomeno nell’allocazione della targa che andrebbe posta anche all’interno dell’ atrio condominiale, anche per evitare atti di vandalismo, e corretta nella dicitura  che impone il tipo  materiale (una curiosità, l’ottone è il materiale pi ricercato dai rom, come ci dicono gli allarmanti articoli di stampa, stupisce vedere in controtendenza con le notizie che arrivano da Bruxelles)perchè  la posa all’esterno di questo materiale  attirerebbero alcuni  dei loro osservatori e specialisti …