Albenga: i tagli penalizzano le attività del Liceo "Giordano Bruno"

Il Liceo Statale “Giordano Bruno” di Albenga  ha ribadito nel collegio docenti del 17 settembre 2010 le decisioni assunte a giugno, confermando il blocco di viaggi e visite di istruzione o qualsiasi altra attività di turismo scolastico per l’ anno 2010 – 2011.

Questo tipo di azione, che coinvolge un importante settore economico quale i trasporti e il turismo, vuole denunciare il disagio della categoria dei lavoratori della scuola e il progressivo degrado della pubblica istruzione, dovuti all’indiscriminata riduzione di investimenti da parte di un governo ciecamente indifferente alle scelte di molti altri paesi europei che, in un momento di grave crisi,  investono nella formazione delle future generazioni.

A partire da giugno il Liceo sta promuovendo una campagna di sensibilizzazione,  per creare una rete di  scuole statali  impegnate nella protesta, che tra l’altro ha già interessato e sta interessando molte realtà scolastiche del nord Italia, quali le province di Torino e Cuneo,  e del centro, come la provincia di Fermo,  dove l’adesione è stata di massa. Se il blocco delle “gite” assumerà dimensioni nazionali, come auspichiamo, avrà una seria ricaduta economica,  considerando che il turismo scolastico vale all’incirca 375 milioni di euro l’anno. Non si tratta di una dichiarazione di guerra al mondo del turismo, ma un gesto di disperata domanda di attenzione e considerazione per un bene comune, quale l’istruzione pubblica, da anni sempre più maltrattato e depauperato.

Inoltre il collegio dei docenti del Liceo Statale “Giordano Bruno” di Albenga, non volendo assolutamente arrecare danno a studenti e famiglie,  ha deciso di convertire i giorni,  generalmente destinati a viaggi e visite di istruzione, in attività di recupero e potenziamento degli allievi , sopperendo in parte  alla grave mancanza di finanziamenti destinati  a questo tipo di intervento.

Purtroppo l’ “epocale riforma”  non “rinnova” la scuola se non affronta prioritariamente la soluzione del “vecchio” problema, tipicamente italiano,  dell’assenza di investimenti .

Le RSU del Liceo Giordano Bruno

2 Commenti

  1. Contrariamente a quanto dichiarato dal ministro Gelmini, bisogna essere fortemente politicizzato per NON protestare contro lo smantellamento della scuola pubblica. Tra le varie forme di protesta ipotizzabili, lo “sciopero delle gite” è forse la più civile ed efficace: da un lato, reca agli studenti un danno pressoché nullo, poiché attività di recupero e consolidamento sostituiscono i viaggi di istruzione; dall’altra, tocca un nervo – il volume di affari legato al turismo – a cui il governo e (quel che resta del)l’opinione pubblica sono particolarmente sensibili. Spero perciò che l’iniziativa promossa dal liceo “Giordano Bruno” venga condivisa da un vasto numero di scuole e invito chi legga questo articolo a darvi diffusione.

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