Albenga: Sindaco Guarnieri, lettere di minacce spedite in comune

di Mary Caridi – Anche Rosy Guarnieri ha ricevuto in questi giorni minacce di morte, così come è accaduto a Sgarbi  nei giorni scorsi ad Albenga per uno spettacolo teatrale  , al vescovo Olivieri sempre nel mese di settembre del 2007, ma anche  minacce&bossoli al Presidente Claudio Burlando nel mese di luglio. Pare che in estate aumentino queste lettere, a volte accompagnate da proiettili, o come nel caso del Sindaco Guarnieri con il suo volto cerchiato da un pennarello rosso. Per tutti i minacciati paura e precauzioni con la dotazione temporanea di una scorta. Minacce  nei casi del vescovo, però, rivelatesi poi infondate.

Avvertimenti di un mitomane o faccende da prendere sul serio? Nel caso di Albenga pare  che l’azione politica della Guarnieri, esponente di spicco della Lega Nord, abbia mosso la mano dello scrittore di missive. Persona informata dei fatti che punta il dito su questioni fondamentali per la città come il depuratore, ospedale, e altre vicende riportate da articoli di giornale inseriti nella missiva e con la Guarnieri cerchiata  di rosso. Indubbiamente il  tipo di riferimenti e la parola che paragona la Lega al fascismo farebbe pensare che si tratti di una cosa seria.  Nel periodo da quando  Rosy Guarnieri è Sindaco  di Albenga (la Guarnieri è nata   in Sicilia), è anche possibile che abbia dato fastidio a qualcuno, sottovalutato alcune situazioni, pestato i piedi alla persona sbagliata, o che si tratti di un avvertimento preventivo mascherato, ma riferito alle sue importanti deleghe.

Saranno le indagini a dirci se si tratta di un episodio di mitomania o se la faccenda è seria. Tre lettere spedite in comune sembra un metodo anomalo, poiché se si avvisa chi si minaccia lo si mette in allarme, ottenendo una sua maggiore protezione da parte delle Forze dell’Ordine e chi vuole uccidere, di norma non avvisa la sua vittima. Auspicabile dunque che non sia una cosa seria. La città si stringe al suo Sindaco e attende rassicurazioni.

1 Commento

  1. è incivile, retrogrado e poco intelligente compiere atti di questo tipo. Non si risolve niente, ammesso ci sia qualcosa da risolvere. Un amministratore può anche non piacerci ma ha il diritto umano di vivere. L’ambito lavorativo può anche essere messo in discussione ma quello personale no. Chiunque non sia all’altezza di affermare le proprie ragioni con le parole, si abbassa al livello fisico (gli animali non discutono, combattono). Concordo però con Caridi: probabile trattarsi del solito mitomane che vorrebbe un pò di visibilità, tutto qui. Tra l’altro usa metodi verbalmente intimidatori che vengono a volte criticati proprio nei confronti del partito di cui il Sindaco è portabandiera…
    Quindi tutta la mia solidarietà al sindaco, rappresentante del voto democratico per cui tanto si è lottato generazioni addietro

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