di Claudio Almanzi – Da giornalista e da tifoso di ciclismo non posso non segnalare ai nostri lettori l’arrivo nell’Olimpo mondiale di un nuovo asso: si tratta del  messinese venticinquenne Vincenzo Nibali. Mai nella storia di questo sport era successo che un ciclista, nato al di sotto di Pescara, si fosse affermato in una delle grandi corse a tappe (Giro, Tour, Vuelta). Nibali ha colmato anche questa lacuna. Riguardo alla vittoria in Spagna di Nibali vale la pena ricordare (così come ha già fatto la “Gazzetta” oggi a firma di Luca Gialanella) che si tratta dell’undicesima volta che un italiano si impone in almeno due delle tre corse sopraccitate nella stessa annata. Ma forse è utile segnalare anche un’altra importante statistica: chi segue lo sport delle due ruote non solo da pochi anni, ma da qualche decennio ricorderà che fino a pochi anni or sono fra le grandi corse a  tappe veniva annoverato anche il Giro della Svizzera (ora davvero un po’ decaduto).

Considerando anche questa corsa le doppiette salirebbero a 19: otto volte infatti si è verificata la doppietta Italia + Svizzera per i colori italiani. Il successo di Nibali è inoltre molto importante per altre due ragioni: perché giunge a distanza di ben 20 anni dall’ultima vittoria italiana a Madrid (ultimo azzurro ad imporsi nella Vuelta fu Marco Giovanettinel 1990) e perché si tratta della tredicesima vittoria stagione in una importante corsa a tappe per un italiano, cosa mai avvenuta in precedenza. Nel 2010 infatti gli italiani si sono aggiudicati con Basso (il Giro d’Italia), con Santaromita (la Coppi e Bartali), Carrara (il Giro del Lussemburgo), Nibali (Giri di Spagna, Argentina e Slovenia ), Garzelli (Tirreno-Adriatico), Ascani (Giro di Serbia), Visconti (Giro di Turchia), Riccò (Giro d’Austria), Salerno (Giro del Giappone), Pozzovivo (Brixia Tour) e Scarponi la Settimana Lombarda.

Per concludere ancora una pillola di storia del ciclismo: mai gli italiani si sono aggiudicati le tre grandi corse a tappe nello stesso anno, ma se si conta anche il Giro di Svizzera (e salgono a quattro le competizioni prese in considerazione) va segnalato che per quattro volte gli italiani hanno realizzato lo Slam: nel 1938 (con Valetti, che vinse i Giri d’Italia e di Svizzera e Bartali, al Tour), nel 1952 (con Coppi primo nel Giro e nel Tour e Fornara in Svizzera), nel 1965 (con Adorni al Giro, Gimondi al Tour e Bitossi in Svizzera) e nel 1998 con Pantani (primo al Giro ed al Tour e Garzelli primo in Svizzera).