Ci sarà anche il bassista alassino Ettore Mancuso tra i musicisti della band Differently Thins che terrà (venerdì 24 settembre, ore 21, ad Alassio, Piazza della Libertà, con ingresso gratuito) lo spettacolo musicale e teatrale “Mi sono visto di spalle che partivo”, organizzato dall’associazione L’AltroCantiere – Sinistra alassina, con la fattiva collaborazione dell’Assessorato alle Politiche giovanili del Comune e del circolo Arci Brixton.

Si tratta di un testo liberamente ispirato all’album discografico “Storia di un impiegato” di Fabrizio De Andrè, e nella sua versione completa prevede l’entrata in scena del personaggio del “bombarolo” in due fasi della sua vita, l’adolescenza e l’età adulta. Ne sono autori Fabrizio Dossena e Alessio Marchetti che dal 2003 hanno proposto varie edizioni dello spettacolo, utilizzando interpreti diversi, differenti arrangiamenti musicali e variazioni nel testo e nella rappresentazione.

La prima versione, del 2003, per due stagioni è stata rappresentata in moltissimi teatri del nord Italia, soprattutto lombardi. L’uscita europea, verso la Francia, ne ha visto una seconda stesura, questa volta in collaborazione con l’orchestra da camera di Seborga, mentre l’edizione attuale è una rielaborazione del 2010, con arrangiamento rock anni ’70. La prima nazionale di quest’ultima versione – tenutasi a Finale Ligure il 4 luglio di quest’anno, con finalità benefiche – ha ottenuto il patrocinio della “Fondazione Fabrizio De Andrè onlus”, di cui è presidente la vedova del cantautore, Dori Ghezzi.

“Abbiamo dovuto rieditarlo e riarrangiarlo – spiega uno degli autori, il chitarrista Fabrizio Dossena – per il mercato internazionale. Da gennaio 2011 infatti andremo in tournée per il mondo: abbiamo date fissate in Turchia (Istanbul e Ankara), Giappone (Tokio), Stati Uniti (New York) e Brasile (San Paolo e Porto Alegre) mentre siamo ancora in trattativa con altri teatri. Nella serata alassina sicuramente ci sarà grandissimo spazio per la musica di De Andrè. Vorrei ricordare che per gli arrangiamenti di questa versione ci siamo avvalsi della preziosa opera di Cristiano Maramotti, l’ex chitarrista di Piero Pelù”.