Liguria: sarà modificata la legge regionale sugli alberghi

La legge regionale sugli alberghi è da modificare. Lo ha detto l’assessore al Turismo, cultura, spettacolo Angelo Berlangieri rispondendo oggi nella seduta del consiglio della Regione Liguria a un’interpellanza di Armando Ezio Capurro e Massimo Donzella (Noi con Claudio Burlando). «Bisogna mettere mano alla legge regionale del 2008 – ha detto Capurro – apportando delle modifiche per valorizzare le strutture turistico-ricettive esistenti, in particolare quelle di interesse storico e di notevole pregio artistico, anche attraverso una modifica della vigente normativa che agevoli e favorisca la realizzazione di nuove strutture ed incentivi dal punto di vista qualitativo». Capurro ha rimarcato che la consistenza ricettiva della Liguria è fortemente diminuita negli ultimi trent’anni, passando dai 2.472 alberghi del 1983 agli attuali 1.580. Anche il numero dei posti letto è diminuito passando dagli 88.076 del 1983 agli attuali 73.989». Uniche eccezioni positive La Spezia e Genova.

«Si è cominciato – ha detto Berlangieri – a fare dei ragionamenti con le associazioni di categoria per capire le debolezze della legge. Si vuole aumentare la capacità ricettiva della Liguria. La legge ha avuto dei problemi in fase applicativa. Nessuno vuole trasformare gli alberghi in case, ma abbiamo intenzione di limare il testo. Le strutture alberghiere danno lavoro. Oggi la struttura ricettiva viene letta come una struttura dove si va solo a dormire, mentre invece ci sono anche i servizi. Altrimenti rischiamo di perdere delle opportunità».

Berlangieri ha aggiunto: «Si sta parlando di rivedere la legge. Si è cominciato a fare dei ragionamenti con le associazioni di categoria per capire le debolezze della legge. Si vuole aumentare la capacità ricettiva della Liguria. La legge ha avuto dei problemi in fase applicativa. Nessuno vuole trasformare gli alberghi in case. Le strutture alberghiere danno lavoro. Abbiamo intenzione di limare il testo. Oggi la struttura ricettiva viene letta come una struttura dove si va solo a dormire, mentre invece ci sono anche i servizi. Altrimenti rischiamo di perdere delle opportunità».

Ha replicato Massimo Donzella: «La Liguria è una stazione climatica e un palcoscenico a cielo aperto. Possiamo godere del turismo tutto l’anno a patto che riusciamo a destagionalizzarlo. Purtroppo i numeri sono negativi, fatte salve la Provincia della Spezia con le Cinque Terre e la città di Genova. Le Cinque Terre hanno puntato sull’ambiente, non hanno certo cementificato. Genova ha puntato, invece sul turismo congressuale, la cultura e l’arte. Tutto questo ci deve far pensare. Ci vogliono degli alberghi moderni e capienti».