di Mary Caridi – A soli sei mesi dall’insediamento, la maggioranza  del Sindaco Guarnieri che si era ricompattata sul caso del depuratore, opera pubblica di grande rilievo per il territorio, bocciata senza pietà in un’inutile votazione in Consiglio Comunale, inizia a dividersi su questioni urbanistiche. Un film già visto,  come dire che la maledizione di tutte le amministrazioni,verte e si concentra  sempre su interessi relativi al cemento. Se Tabbò come Sindaco aveva avuto i suoi primi grattacapi con l’affaire Nucera/ Arte/ Torri Consuegra, per la Guarnieri – a parte alcune prime scaramucce sparate sui giornali nei primi giorni ed il distinguo di alcuni consiglieri – la grana ha sempre lo stesso cognome: Nucera. Non c’è pace per questo importante imprenditore di sucesso che per lavorare in santa pace ormai deve sempre più spesso costruire all’estero.

Ha avuto fastidi con la giunta di centro-sinistra, ora li ha con la Giunta di centro-destra. Avere un autorevole parente stretto, seduto  in Consiglio comunale non gli ha portato alcun vantaggio, anzi, solo altre grane. Rumors e voci interne alla maggioranza dicono che lo scontro della riunione di maggioranza, prolungata fino a tarda notte, ha avuto momenti di tensione e attimi concitati. La maggioranza da tempo appare divisa in due fazioni, una parte sta con il Vice Sindaco Schneck, l’altra con Pastorino e Nucera, mentre altri stanno a guardare e attendono l’esito dello scontro per schierarsi. Ma vediamo come raccontano l’episodio coloro che hanno assistito, ma che per riserbo e prudenza vogliono restare anonimi.

Massimiliano Nucera  – dicono – non cederebbe sulla questione del cugino Andrea,   per via  di un affare tra loro che non si sarebbe concluso e  chiuso positivamente. In poche parole – dicono –  se non si chiude una vicenda, non si apre l’altra. Massimiliano Nucera – riportano – muoverebbe un’accusa  all’architetto Schneck su presunti interessi di famiglia nella vicenda che  interessa la lottizzazione e dunque – riferiscono –  sarebbe ritenuto incompatibile con la carica che riveste. Se le cose fossero davvero nei termini di come sono state poste da chi ha ricostruito il diverbio,  è evidente che la frattura interna alla maggioranza diventerebbe  insanabile. Che il proseguimento sarebbe una corsa ad ostacoli piena di incognite , con il rischio tangibile che ogni pratica portata in Giunta, da una o l’altra fazione,  sarebbe oggetto di veti incrociati,bloccando di fatto le proposte di una o l’altra parte. In questo quadro complicato forse non riveste alcuna importanza l’informazione che  dice che una buona parte dei politici seduti in consiglio comunale interessati dallo scontro, appartengono  alle  Logge Acropolis e Giustiniani, ma è naturale che non rassicura sulla ricomposizione del conflitto.

Se i cosiddetti poteri forti si scontrassero le ripercussioni non si fermerebbero nella città di Albenga. Le squadre in campo schierano  da una parte Schneck, Barbo, Marino. Al  centro  la non belligeranza di Ciangherotti e Pollio, dall’altra Nucera, Pastorino, Podio, la posizione di Boscaglia non ancora ben definita,  la  vicinanza del “simpatico” Robello. Certo tutto pare appartenere più alla trama di un romanzo, ma registrare la spaccatura e misurare la temperatura dell’amministrazione su fatti concreti è solo questione di perseverante attesa.  Ma esistono anche altre questioni di conflitto, il caso della scrittrice  Raffaella Verga, pseudo consulente allo Sportello Europeo, non digerita da una parte della maggioranza, il caso della richiesta di dotare di una sede una nuova associazione che si occuperebbe di organizzazione eventi. L’esito della votazione sul depuratore è altro motivo di strascichi nella maggioranza, con consiglieri che hanno dovuto digerire e votare una pratica ritenuta indigesta. Piccoli mal di pancia tenuti sotto ferreo controllo nella Lega, dove il sindaco comanda e dispone, mentre si tiene fuori  Vannucci amico un po’ di tutti.

In cima a tutto questo lei: Rosy Guarnieri. Riuscirà a reggere la tempesta, a governare con equilibrio e saggezza una situazione così delicata? Le elezioni politiche nazionali potrebbero affacciarsi alle porte e ripercuotere anche su Albenga i loro bagliori.