di Mary Caridi – Ieri non è stata una bella giornata per la Giunta Guarnieri. Nei bar, tra la gente era visibile la delusione e lo sconcerto per quello che sta accadendo in città. Dall’invasione dei topi, all’immondizia che fiorisce tranquillamente ovunque, al fastidio crescente per i continui cambi di viabilità, strade che si chiudono e si aprono ad ogni week end. Problemi con cui si deve confrontare ogni amministrazione, ma sulla quale il Sindaco Guarnieri ha puntato l’intera propaganda preelettorale.

Nelle notti bande di sbandati e vandali che con grande tranquillità scorazzano e imbrattano vetrine e portoni, nella piazzetta San Domenico lo spaccio fiorente e la gente terrorizzata che torna a casa a testa bassa, per evitare ritorsioni, commercianti preoccupati per la spavalderia con cui i vandali compiono le loro azioni, ci dicono che la cosiddetta Tolleranza Zero sta a mille. Tutto come prima, anzi peggio. Quella sensazione di confusione che regna su Albenga è sintomo che non bastano i proclami, le parole, o la faccia feroce contro gli extracomunitari  irregolari della Guarnieri sui giornali, per far cessare i rischi. I vandali se ne fregano della politica e anzi la sfidano. Nulla di nuovo sotto il sole: ad Albenga, nonostante l’impegno e la costante azione di prevenzione delle Forze dell’Ordine, la sicurezza è un miraggio.

Ci mancava solo la rapina che regolarmente c’è stata. Agenzia delle Entrate presa di mira, bottino sotto i diecimila euro e in città è tornata la paura. Da segnalare la lamentela di tante persone che hanno notato che dal giorno dopo le elezioni non incontrano mai il Sindaco per le vie della città, nessuno che possa incontrarla, parlarle, sentirla vicino, in quel rapporto tra eletto ed elettori che da sempre ha caratterizzato i Sindaci di Albenga, da Viveri a Tabbò. La leggono sui giornali, fotografata in feste o in  occasioni ufficiali, ma la sentono lontana.