di Sandra Berriolo – Le dico a caso, come mi vengono oggi, che non ne capisco due. Altri giorni non ne capirò altre.

– Non voglio entrare nel merito della tragedia della giovane Sarah. Ma si rinnova ancora una volta il triste rito dello tsunami mediatico sulla vicenda. Aspettiamo solo più il plastico di Vespa e l’intervista alla pescheria di fiducia di famiglia. Quello che ancor più mi stranisce è cosa diavolo ci facessero in tv ieri pomeriggio (e chissà in quante altre occasioni, ma io ho visto quella) il padre e il fratello della povera ragazza. Erano passate poche ore dal chiarimento dell’immonda faccenda e loro due si mettono in macchina e si fiondano a Roma (a chilometri di distanza, quindi) in diretta anziché stare con la madre della ragazza che forse poteva aver bisogno di un po’ di calore, oltre che di gente per tener lontani i cronisti e le loro stupide e scontate domande.

– Le pubblicità secondo me sono sempre più strepitose e ficcanti (e non uso il termine a caso), a seguito di prodotti sempre più perfezionati. Ora, donne mie, esiste l’indicatore di concepimento che non solo ti dice che sei incinta (mia nonna ti chiedeva se sentivi gusti strani in bocca per capirlo) ma anche da che giorno. Già che abbiamo fatto trenta perché non facciamo trentuno e ci facciamo anche dire DA CHI?

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo