Sindaci a lezione di appalti e acquisti verdi, ma in Liguria pochi fornitori qualificati

Aiutare gli enti locali liguri a favorire e a promuovere Certificazione ambientale, consumi sostenibile come stile di vita, favorendo l’uso di materie prime facilmente riciclabili o compostabili, diminuendo il volume degli imballaggi e della plastica e soprattutto a fare acquisti sostenibili. Lo ha sottolineato l’assessore all’Ambiente della Regione Liguria Renata Briano al Forum Internazionale Compraverde Buy Green di Cremona presentando venerdì i risultati di una indagine di Liguria Ricerche tra gli enti del territorio.

“In tempi di manovra e crisi economica è necessaria puntare sulla massima efficienza per tagliare i costi e salvare i territori dai rifiuti e dall’inquinamento, tanti aspetti che apparentemente sembrano secondari possono diventare elementi di primaria importanza per incentivare uno sviluppo sostenibile. Ne sono un esempio gli acquisti verdi da parte delle pubbliche amministrazioni ed è in questa direzione che intendiamo muoverci per generare cicli virtuosi a favore dell’economia e nel rispetto dell’ambiente”, sostiene Renata Briano.

Si è appena conclusa l’indagine di Liguria Ricerche tra le pubbliche amministrazioni, imprese, distributori e consumatori attraverso un questionario inviato dalla Regione Liguria a tutti gli enti locali liguri , 235 comuni, 4 province, parchi e comunità montane. Obiettivo: valutare la sensibilità degli enti locali verso i problemi ambientali nelle procedure di aggiudicazione delle gare di beni e servizi. Dai risultati è emersa in modo chiaro la necessità di promuovere il Green Public Procurement con attività di formazione negli enti per approfondire la conoscenza delle normative, favorire e aiutare gli amministratori nella scelta e negli acquisti dei prodotti verdi.

Gli enti interpellati hanno indicato la produzione dei rifiuti tra gli impatti più importanti da prendere in considerazione, seguita dal consumo di acqua ed energia e inquinamento dell’aria. Oggi,in Liguria, sono una ventina gli enti che hanno adottato il piano triennale. Tra le principali categorie inserite spiccano i prodotti di cancelleria, i beni elettronici, gli arredi interni e urbani. Il settore agroalimentare è invece quello dove è più diffusa l’attenzione, come il biologico ,promosso nelle mense scolastiche di diversi comuni. L’indagine- condotta nell’ambito del progetto Life+Promise di cui la Regione Liguria è capofila- rivela però che gli enti hanno difficoltà a trovare un’offerta qualificata di prodotti e servizi verdi da fornitori liguri. Far crescere il mercato , attraverso il confronto fra domanda e offerta, diventa la sfida principale. Rientrano negli acquisti verdi anche i materiali edili, la gestione dei rifiuti e del verde pubblico, i servizi di illuminazione pubblica, il riscaldamento, la segnaletica, i trasporti, la gestione degli edifici e i servizi di pulizia, i prodotti tessili, i servizi di ristorazione e le mense con prodotti locali e biologici e stoviglie.