Tra i primi ad aderire a Generazione Italia, il movimento che fa riferimento al presidente della Camera Gianfranco Fini, deputato per quattro legislature, Enrico Nan, avvocato, originario di Pietra Ligure, 57 anni, è il primo coordinatore regionale di Futuro e Libertà per l’Italia, il partito che dà continuità e sostanza al percorso avviato a livello nazionale con generazione Italia. Come voluto fortemente da Gianfranco Fini e dall’onorevole Italo Bocchino, che sarà a Genova sabato prossimo nella nuova sede genovese della Fiumara, anche in Liguria Futuro e Libertà per l’Italia sarà un partito diverso da quelli tradizionali. Non una formazione politicamente “pesante”, ma un’aggregazione in movimento di idee e di persone di buona volontà. La vera casa degli Italiani che in questi anni hanno dimostrato di non credere più nella vecchia politica dei mestieranti e nelle bugie dei venditori di sogni.

«Anche in Liguria, a Genova, nelle nostre città e nei paesi avremo un’attenzione particolare ai giovani che non vogliono limitarsi a subire il futuro del loro Paese ma hanno il coraggio e la passione di immaginarlo, invitandoli ad essere protagonisti dell’Italia del 2020 – dice Nan nel suo primo intervento da coordinatore – siamo all’inizio di un percorso che si annuncia esaltante e che sta raccogliendo grandi consensi. Sono piacevolmente sorpreso anche e soprattutto di quello che sta accadendo qui in Liguria, dove le adesioni hanno superato le più rosee aspettative e gli obiettivi prefissati sono superati abbondantemente. E non mi riferisco solo ai numeri degli iscritti, dei simpatizzanti e delle richieste, che pure sono importanti. È quello che sento attorno a me e agli altri amici che mi fanno guardare con fiducia al futuro». Tra i primi passi di Nan e degli altro coordinatori ci sarà, naturalmente l’organizzazione sul territorio e l’avvio di una campagna propositiva per il rilancio della Liguria. «Non dimentichiamo che questa Regione è in forte crisi occupazionale; la gente chiede lavoro, certezze per il futuro: per sé e per i propri figli – dice – voglio ricordare che a Genova e in provincia di Genova abbiamo situazioni di grande crisi come quella della Fincantieri, del Teatro Carlo Felice, l’Istituto Scientifico per lo Studio e la Cura dei Tumori. Ci sono in ballo migliaia di posti di lavoro e la politica deve fare la sua parte».

Per questo la prima vera prova di Fli sarà quella del lavoro e dello sviluppo: «Sabato, in occasione dell’inaugurazione della nostra sede regionale di Fiumara, dove sarà presente anche l’onorevole Italo Bocchino, faremo presente i problemi di queste tre grandi aziende. Posso garantire che non ci limiteremo a dare la nostra totale solidarietà a chi oggi rischia il posto di lavoro. Faremo proposte e tutto il possibile per spingere le istituzioni, sia quelle locali sia quelle nazionali, perché si trovano soluzioni adeguate. Questa nostra Liguria ha già sofferto troppo per la crisi e per le scelte sbagliate della sinistra».