Il prossimo sabato 23 ottobre dalle ore 17 Cristina Rava sarà presente presso la Libreria San Michele di Albenga per firmare le copie del suo nuovo romanzo, “Se son rose moriranno”. Cristina Rava – albenganese – è in questo momento tra gli autori liguri più letti e venduti. La sua serie di gialli che hanno come protagonista il commissario Bartolomeo Rebaudengo (un piemontese spedito a lavorare presso il commissariato di Alassio) hanno conquistato un pubblico numerosissimo sia tra i residenti che tra chi in Riviera ci viene ogni tanto e proprio nelle pagine della Rava ritrova i sapori e i ricordi della nostra terra. I libri di Cristina Rava sono in via di pubblicazione anche in Germania.

“Se son rose moriranno” è un titolo che scoraggia l’ottimismo. Il disegno spigoloso di una rosa nera in copertina non rassicura: questo è l’ultimo lavoro di Cristina Rava. L’uscita di un suo nuovo libro più che una notizia è ormai un’abitudine autunnale, come i funghi, le castagne ed il cambio degli armadi. In autunno fa scuro prima e si sta più volentieri in casa. Perché i momenti di relax non diventino momenti di noia ci vuole un libro pieno di storie e di atmosfere. Come Margherita Oggero ci racconta la sua Torino, Morchio la sua Genova, Pederiali la ‘bassa’ modenese e Vichi una Firenze andata, Rava da voce al nostro Ponente. Costa ed entroterra non sono mai rappresentati come cartoline per guide turistiche, ma sono il mondo quotidiano, il nostro, di noi che ci viviamo. Ci sono riflessioni sul mare, visioni di carruggi grondanti di pioggia e di gatti randagi che sfrecciano e scompaiono in un portone, di ulivi sconvolti dal vento, ma anche scampoli di giorni feriali, corse al lavoro, code in macchina. Su questo sfondo si muove una storia angosciante di comune cronaca nera, perché la Rava non ama stupire. A lei piace raccontare i labirinti della mente di persone qualsiasi, di quelle che fan dire, alla fine: ‘nessuno lo avrebbe mai immaginato’. Rimane unico il suo modo di alternare pagine inquietanti a momenti di autentica comicità, che sono piccole parentesi necessarie a prendere fiato e a trovare il coraggio di guardare oltre il confine della cosiddetta normalità.

Un malato muore nell’afa opprimente di un’estate di qualche anno fa. Un dolore improvviso ed ingiusto dissesta la vita di Ardelia Spinola. In una triste sera autunnale, il dottor Steiner si fracassa una caviglia cadendo dalle scale di casa. Nel frattempo Bartolomeo Rebaudengo si rigira tra le mani un pacco di cocaina senza mittente e senza destinatario, abbandonata come un rifiuto in una ‘fascia’ di ulivi sopra la splendida baia di Alassio. Questi sono gli ingredienti di una nuova storia che vedrà i talenti dei protagonisti, sempre sospesi tra dramma e risata, uniti nella ricerca della soluzione di un caso complicato. Tempi e dosaggi sembrano la chiave per comprendere la natura dei decessi di anziani, trovati morti nelle loro abitazioni. Si tratta di una serie di ‘equivocal death’ come dicono gli esperti dell’FBI, oppure dietro c’è un disegno perverso? La logica di Rebaudengo e l’intuito di Ardelia accompagneranno il lettore verso la verità.