di Emanuela Guerra – Il Partito Democratico parteciperà, venerdì 22 ottobre, al concerto “Ri-alziamo la voce”, per testimoniare la propria vicinanza e il proprio supporto a Tomaso Bruno, alla sua famiglia, e ad Elisabetta Boncompagni.

I due ragazzi sono rinchiusi ormai da troppo tempo in carcere: quasi otto mesi per un processo che avrebbe dovuto essere breve, ma tuttora alle fasi iniziali e, con i rinvii che abbiamo imparato a conoscere, si preannuncia essere ancora lungo.

Cerchiamo di immaginare lo stato d’animo di Tomaso ed Elisabetta, in carcere con un’accusa infamante: ma forse è una prospettiva che difficilmente potrai imparare mai a capire, anche se sei costretto a vivere questa situazione. Non puoi capire perché non sei ancora riuscito a difenderti; perché non hai potuto ancora spiegare quella notte in cui è morto il tuo amico, il tuo compagno. Noi siamo convinti che, in uno Stato democratico, qual è l’India, quando vieni arrestato è lo Stato stesso a prendersi in carico i tuoi diritti, a darti delle garanzie. E tra queste garanzie vi è sicuramente il diritto di difesa. Sappiamo che la giustizia in Italia forse funziona ancora peggio: ma questa non deve essere una scusante per accettare quello che sta succedendo a Varanasi. Deve essere uno stimolo per sensibilizzare le persone e la classe politica sul tema vero della giustizia, qui come in India. Sappiamo come lo Stato italiano non possa intervenire nella giustizia di un Paese democratico straniero: sarebbe un precedente rischioso che minerebbe le fondamenta dello Stato di diritto. Ma crediamo che in questa occasione lo Stato italiano debba vigilare e pretendere che il processo a Tomaso ed Elisabetta sia un processo giusto, con una ragionevole durata e volto alla ricerca della verità, un’unica verità.

Auspichiamo dunque che tutta la Città partecipi a quest’evento perché non è solo in gioco la vicenda di due ragazzi, ma il concetto di giustizia “giusta” che tutti vogliamo e che non sempre siamo disposti a difendere. Siamo vicini a Tomaso ed Elisabetta, sicuri che potranno difendere la loro innocenza, e ai genitori di Tomaso, Euro e Marina, che stanno affrontando questa drammatica vicenda con grande dignità e coraggio.

* Emanuela Guerra e la Segreteria del Partito Democratico di Albenga