Resta poco tempo per salvare dai nuovi regolamenti europei la pesca di bianchetti, rossetti e cicciarelli di Noli, tre specie ittiche molto diffuse in Liguria, l’ultima delle quali è anche presidio di Slow Food. Solo il disco verde al piano di gestione locale, a condizione che la pesca in questione sia altamente selettiva e abbia effetti trascurabili sull’ambiente marino, assicurando la sicurezza biologica, potrà permettere il rilascio di permessi temporanei di pesca speciale. La Liguria si è già mossa in tal senso. L’assessorato alla pesca della Regione Liguria, primo in Italia, ha elaborato e adottato già nella passata legislatura, Italia, i Piani di Gestione per la Pesca di bianchetti, rossetti e cicciarelli, ma le procedure sono tutte bloccate al Ministero.

L’ assessore alla Pesca della Regione Liguria Giovanni Barbagallo ha scritto oggi stesso al ministro della Pesca Giancarlo Galan per avere aggiornamenti sullo stato di avanzamento delle procedure di approvazione dei Piani di Gestione nazionali per l’autorizzazione delle “pesche speciali” e per manifestargli lo stato di crescente disagio che si sta verificando nelle marinerie liguri.

In particolare, da fonti dirette comunitarie Barbagallo ha appreso che il piano in questione è stato inviato recentemente alla Commissione competente da parte del Ministero e che, pertanto, esso potrà essere valutato dal Comitato Tecnico (Stecf) non prima della metà novembre, dopo di che, in caso di parere favorevole, esso dovrà essere approvato con decisione comunitaria.

“ Ricordo al ministro – afferma l’assessore ligure- che la pesca al solo rossetto viene storicamente esercitata, previa autorizzazione ministeriale, nel periodo compreso tra il 1° novembre al 31 marzo, per i bianchetti, invece, si dovrebbe cominciare il 30 gennaio.

“ Un ritardo – continua Barbagallo – che non dipende dalla Regione Liguria, che prima in Italia, aveva già approvato i Piani di gestione per le pesche speciali, e che in questa Legislatura ha seguito di pari passo l’evolversi della questione “.

“ Nonostante ripetute richieste da parte degli uffici regionali sia per le vie brevi sia in occasione di incontri collegiali e anche nel corso delle riunioni della conferenza Stato – Regioni non è stato possibile avere indicazioni né della data di invio ufficiale del Piano nazionale alla Commissione Europea da parte del Ministero, né, tantomeno, dell’aggiornamento della negoziazione in corso tra l’Italia e la stessa Commissione per l’approvazione dei Piani “, spiega l’assessore Barbagallo.

“Considerato che la stagione di pesca al rossetto sta per iniziare e che senza l’esame dei Piani da parte dello Stecf e la successiva approvazione comunitaria detta pesca non potrà essere esercitata ho espresso al ministro la vibrata protesta della Regione Liguria per questa situazione, e gli ho chiesto di predisporre una circolare informativa, da diffondere nel modo più capillare possibile agli operatori, indicante il periodo entro il quale tale attività potrà essere autorizzata, onde evitare ulteriore disagio in questo contesto già notevolmente incerto “.

Un clima di incertezza e di mancanza di informazione cui si aggiunge la preoccupazione per le motivazioni recentemente manifestate dalle Associazioni dei pescatori secondo le quali la Commissione Europea nell’esprimere una serie di rilievi al documento nazionale, non sembra favorevole alla proposta italiana, con conseguente rischio di uno slittamento dei tempi di approvazione che potrebbe compromettere la prossima campagna di pesca.