Aut-aut della regione alla provincia:se il depuratore di Villanova non si farà, tutti noi pagheremo un conto salato

Mary Caridi – Non va in punta di fioretto, ma lancia un avvertimento la regione alla provincia di Savona e Ato che nel mese di settembre avevano chiesto delucidazioni e chiarimenti. Il depuratore consortile non potrebbe avere una collocazione differente da quella prevista dai progetti già presentati, perché il programma attuativo regionale dei fondi fas 2007/2013, approvato in giunta regionale, prevedeva che lo stanziamento per realizzare il depuratore a Villanova fosse prioritario, pena un’apertura di infrazione della Unione Europea.

Stiamo parlando di fondi europei  destinati all’Ato savonese per 12.000.000 di euro, destinati a cofinanziare opere definite di assoluta importanza per il territorio e che saranno disponibili solo per il depuratore di Villanova. Anche Alassio ha capito che dovrà fare un esame di realtà sui conti pubblici e prima o poi sarà costretta a decidere per l’allaccio a Villanova, rinunciando a impossibili depuratori fai da tè a Sant’Anna. L’Italia è già un’osservata speciale dell’Europa sulla depurazione e un’ infrazione è già stata aperta per la non corretta applicazione di sistemi di raccolta depurativi. Tra queste anche Albenga è oggetto di contenzioso, ma ha tenuto fermo il processo con lo scambio continuo di informazioni sullo stato di avanzamento della pratica del depuratore di Villanova d’Albenga.

Non c’è tempo per rifare tutto, per cambiare luogo e localizzazione dell’impianto o invece di fermarsi il contenzioso già aperto, l’Europa ci condannerà a pagare. Va da sé che una sentenza di condanna apre uno scenario con la presa di posizione della Corte dei Conti contro coloro che si  riterrà responsabili di danno erariale. Ora la provincia e Ato hanno in tasca e sulle loro scrivanie la risposta della regione e le conseguenze delle loro scelte di rinvii che stanno penalizzando il nostro territorio. Pagheranno di tasca loro  o metteranno le mani nelle tasche dei cittadini ? Ai politici la scelta, perché è francamente inspiegabile come si stanno comportando, quasi con pervicacia per danneggiare Albenga.