di Mary Caridi – Incontro questa mattina ad Albenga nella sede del pd, dove il segreterio del partito democratico Alessandro Andreis e il capogruppo Mariangelo Vio, hanno incontrato in una conferenza stampa  i giornalisti. Il segretario Alessandro Andreis ha posto l’accento su alcune questioni di metodo e di merito della vita amministrativa  ritenute di rilevante importanza. Preoccupazioni espresse in un manifesto che da oggi sarà sui muri della città. Sul cemento e sul Puc, sulle continue varianti del piano regolatore. Sugli aumenti nel mondo della scuola dice Andreis: “chiediamo un passo indietro sull’aumento dei costi dei servizi, in linea con quello che anche il Comitato dei genitori degli alunni sta avanzando. Noi torneremo all’attacco su questo argomento perchè le tariffe devono diminuire e dal comune devono dare delle risposte”.

Sull’urbanistica afferma: “Non ci interessano le loro  difficoltà interne; entrando nel merito: siamo contrari alle proposte che stanno emergendo di costruzioni nella foce e sul mare. Si era evidenziato in un passaggio che era durato due anni nel lavoro della  Caire, un disegno di Albenga molto chiaro. In quell’area doveva nascere uno dei  parchi cittadini più importanti; l’idea che lì si possa spostare con assoluta semplicità del cemento non ci affascina per niente.  Su questo argomento siamo assolutamente contrari. Altro argomento il cinema Astor e il centro giovanile. Le risposte che poco tempo fa ha pronunciato il capogruppo Robello de Filippis sono state vaghe, del tipo ‘lo faremo, si farà’,  e  dunque noi del partito democratico chiediamo chiarezza nel merito: quando si farà e le date certe, invece che fare affermazioni inconsistenti. Ci proccupa notevolmente tutto questo parlare di quelle aree. Nel metodo facciamo un appello e come partito democratico chiediamo che non si debba discutere più di questioni urbanistiche sempre continuamente con un discorso di varianti. Si è fatto un percorso che è durato molto tempo e si è giunti ad una progettazione chiara e disegnata di quello che è la città di Albenga. Se – come stanno ventilando – andranno avanti per un anno o due con il sistema delle varianti, sarà distrutto il progetto Puc su cui ha lavorato Caire. Il metodo di confronto è: partire riprendendo questo Puc che si è fermato. Lo chiediamo direttamente al Sindaco Guarnieri che, devo essere sincero, ha questa grande caratteristica di essere decisionista, ma  finora solo sulle cose semplici. Dimostri invece  di essere decisionista su un argomento importante e metta alla prova la sua maggioranza. Il problema numero uno è la questione del metodo e dobbiamo tornare a parlare di Puc”, conclude il segretario cittadino Alessandro Andreis.

Aggiunge altri contenuti in merito al vecchio ospedale nel suo intervento Mariangelo Vio: “l’opzione che riguarda la volumetria dell’attuale ospedale non può essere esaminata prendendo come  riferimento solo  il vecchio ospedale. Il vecchio ospedale è inserito in un contesto su cui bisogna fare una programmazione urbanistica di tutto il centro storico, in particolare di quella parte dove ricade il vecchio ospedale e tutta Via Roma che può avere grandi potenzialità e sviluppo. È auspicabile che il disegno di quella parte di città venga fatto complessivimante. Non è pensabile che si proceda dicendo con ‘togliamo un volume di quà e lo mettiamo di là’. Credo sia un problema di regole, in una città come Albenga ci devono essere sull’urbanistica delle regole che valgano per tutti. Se invece le regole non ci sono e si sfugge al tema del Puc, è evidente che le problematiche che oggi nascono attorno alla volumetria del  vecchio ospedale, domani nasceranno su altre operazioni, sulle classiche operazioni a francobollo, per cui di volta in volta andiamo ad affrontare questo, quest’altro o quell’altro problema. A nessun cittadino può essere impedito di pensare che questo modo di affrontare le cose ha delle logiche non di carattere programmatorio della città, ma di altra natura”.

“In una città dove l’urbanistica ha un peso rilevante, il fatto che si sia abolita la commissione urbanistica, ci sia un dirigente che ha rinnovo del  contratto di tre mesi in tre mesi, dove il Sindaco sia anche contemporaneamente assessore all’urbanistica, si concentra tutta la gestione dell’urbanistica nelle mani di una persona,  assume dei connotati di perplessità che possono anche avere dei risvolti pericolosi. Sulla questione del mare, il paracadutare lì una serie di volumetrie va ad inficiare  quel disegno di città proposto nel Puc di salvaguardia della costa e del verde che avevamo pensato per Albenga”, conclude il capogruppo Mariangelo Vio. L’ultimo affondo di Andreis pone l’accento sulle notizie di creazione dei vari Tavoli, Turismo, Verde, ect, ricordando che non hanno né creato, né inventato nulla che già non ci fosse prima, ma solo, dopo alcuni mesi di vuoto, iniziato a riunirsi in quegli organismi che già erano preposti a quella funzione nella precedente amministrazione.