di Mary Caridi – Paradossale ma vero. Un partito che ha conquistato con i voti, la responsabilità di governare Albenga, il partito di maggioranza relativa che ha Assessori seduti nel parlamentino ingauno, non può ancora decidere in casa propria, ma è affidato ad un Tutor. Il commissario Montaldo, invitato a farsi da parte perché il suo importante ruolo era scaduto nei fatti, considerato che i pidiellini eletti sono ormai maggiorenni e vaccinati,  non intende sentire ragioni e vuole restare al suo posto. In queste poche righe è concentrato il virus della crisi del pidielle nazionale, alle prese con quello che il suo Presidente ha definito, con tardiva autocritica, la non democraticità del partito. Problema non di poco conto che irradia i suoi malefici raggi di conflittualità anche nelle periferie.

Ieri sera, in una lunga riunione del partito di  Albenga, è giunto il commissario Silvano Montaldo e, come ormai è naturale, è stato affrontato il problema del suo incarico. La situazione di spaccatura del pdl, diviso in due fazioni e con alcuni neutrali alla porta, non consente che la voce e la richiesta sia forte e autorevole. Chi potrebbe assumere l’incarico di segretario coordinatore del pdl, in questa fase, è difatti più che un rebus. Se il gruppo che fa capo a Ubaldo Pastorino potrebbe aver trovato il nome su cui convergere, affidando la responsabilità a Massimiliano Nucera, molto attivo e pare con alcune chance per farcela, trova l’altro gruppo, ora in minoranza e che fa riferimento al Vice Sindaco Roberto Schneck, che ha oggettive difficoltà a fare dei nomi. Il rischio per il pdl è che tra i due litiganti il terzo goda e che, magari, forte del suo stretto rapporto con Montaldo, nel caso di un suo passo indietro, possa emergere un nome a sorpresa,  il nome di un uomo di mediazione, quello di Eraldo Ciangherotti. Una ragione in più per trovare un intesa e una sintesi tra i duellanti che se non raggiungono un accordo, dovranno restare commissariati ad aeternum. Come non dare ragione alla permanenza di  Montaldo se il partito è perennemente diviso? Nel frattempo il Sindaco fa buon viso a cattivo gioco e forte delle loro divisioni, alla fine,  si ritrova regalato tra le mani, il pallino per decidere ogni cosa.