di Carlo Tonarelli – Sono rimaste soltanto 300 balene franche al mondo, mentre il 99% delle balenotte re azzurre è già stato spazzato via. Questi magnifici giganti sono specie in pericolo, insieme a ben un terzo di tutte le forme di vita sul pianeta che sono sul punto di estinguersi. Il mondo naturale è in serio pericolo per colpa dell’uomo, ma ora c’è un piano per salvarlo: un accordo globale per creare, finanziare e rafforzare le aree protette, che andrebbero a occupare il 20% delle nostre terre e dei nostri oceani di qui al 2020. Proprio ora 193 governi si stanno incontrando in Giappone per rispondere a questa crisi.

Abbiamo solo 4 giorni prima di questo incontro decisivo. Gli esperti dicono che i politici esitano all’idea di farsi carico di un obiettivo così ambizioso, ma che un appello dell’opinione pubblica mondiale potrebbe essere decisivo, facendo sentire ai leader che gli occhi di tutto il mondo sono puntati addosso a loro. Si invitano i cittadini a firmare l’appello di una organizzazione mondiale  che da anni lotta per proteggere la biodiversità: http://www.avaaz.org/it/the_end_of_whales

Paradossalmente il 2010 è l’anno internazionale della biodiversità. I governi, a oggi, avrebbero già dovuto “realizzare una riduzione significativa del tasso attuale di perdita di biodiversità”. Hanno fallito perché hanno ceduto agli interessi dell’industria quando si trattava di scegliere fra il profitto puro e semplice e la protezione delle specie. Gli animali, le piante, gli oceani, le foreste, le terre e i fiumi stanno soffocando a causa di un vero e proprio sovrasfruttamento.

Gli uomini sono la prima causa di questa distruzione. Ma possiamo ribaltare la situazione. Le cause del declino della biodiversità sono molte, e fermarle ci richiederà di abbandonare le solite promesse vuote e frammentarie che non dicono mai chi sarà costretto a pagare, tornando a un piano ambizioso con un’applicazione severa e un finanziamento serio. Il piano 20% entro il 2020 prevede proprio questo: i governi saranno costretti a eseguire programmi molto chiari per assicurare che il 20% del nostro pianeta sia protetto entro la scadenza del 2020, con un aumento esponenziale del finanziamento.

* Carlo Tonarelli – Agenda 21 Italia e Associazione per l’ecologia emergente “Punto di svolta”