Dehors cancellati per due esercenti varazzini: prosegue la "guerra del suolo pubblico"

Il titolare e la sua famiglia del bar La Conchiglia ha chiuso per qualche giorno il suo esercizio che si affaccia sulla Ciassetta de barche in lungomare Santa Caterina. Al suo ritorno, l’amara e sgradita sorpresa: qualcuno aveva demolito pezzo per pezzo il suo dehor senza avviso. Soltanto dopo l’esercente ha saputo che il provvedimento era stato preso d’autorità dal Comune, e che le sue cose erano state ricoverate in magazzini municipali, dopo oltre trent’anni di presenza dell’impianto esterno al bar-gelateria.

Altra situazione: il titolare del bar Splot nel rione Calabraghe, proprio dietro il Palazzo Comunale, dopo una lunga vertenza, è stato costretto a smontare il suo dehors e quindi a lavorare senza il prezioso spazio adiacente al suo locale.

«Si tratta di due mosse che indicano come sia ripresa in modo dannoso e squilibrato la cosiddetta “guerra dei dehors” avviata da circa un anno dall’Amministrazione comunale su indicazione della Magistratura savonese che da tempo ha determinato una restrittiva interpretazione delle norme regionali in materia» dicono le Associazioni di Categoria della città aderenti alla Confcommercio, esprimendo «profondo dissenso sulle ultime decisioni autoritarie del Comune, e pure grande preoccupazione per la mancanza di un proficuo dialogo tra l’Ente locale e le parti sociali nel tentativo di risolvere l’annosa questione».

Infine, Ascom e Assoalberghi ritengono «che ogni “blitz” di questo tipo non aiuti a un ritorno alla normalità nelle relazioni sindacali già pesantemente compromesse per la vicenda di Palazzo Beato Jacopo. Diversamente, le Associazioni ritengono che la Civica Amministrazione dovrebbe avere più comprensione di una situazione di crisi generalizzata del comparto, agevolando maggiormente gli operatori».

Mentre le Associazioni «chiedono una accelerazione delle procedure amministrative in grado di ripristinare una situazione a dir poco pesante», si dicono sin d’ora disponibili a dare il proprio contributo per concordare le soluzioni migliori, con l’obiettivo di un allungamento della stagione turistica, così come indicato anche di recente dalla Regione Liguria.