“Di fronte alla crisi economica che ci sta condizionando in misura crescente, se i sostegni verranno erogati prima di tutto alla famiglia naturale, fondata sul matrimonio, senza dimenticare i figli nati fuori dal matrimonio, e se sara’ rivisto l’ISEE, l’Indicatore della situazione economica equivalente, creando un ”casellario delle famiglie”, finalmente anche il welfare degli Enti comunali potrà essere più efficace. La posizione del Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, alla Conferenza nazionale della famiglia va, quindi, pienamente condivisa, perchè il legislatore deve cercare di migliorare la società stimolando anche comportamenti positivi e migliori”. Lo dichiara Eraldo Ciangherotti, Assessore ai Servizi sociali del Comune di Albenga, commentando le dichiarazioni del Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi , alla Conferenza nazionale della Famiglia.

“In quest’ottica – prosegue Ciangherotti – è giusto pensare che venga privilegiata la famiglia normale, fondata sul matrimonio, proprio perché per la coppia e per i figli questa è una condizione migliore, rispetto a quella data da una convivenza precaria, che potrebbe non dare, in certi casi, nessun tipo di garanzie ai soggetti deboli. Per altro sono troppi i “furbetti” con figli a carico, in situazioni di convivenza non dichiarata, i quali risultano non coniugati e, spesso, formalmente domiciliati in residenze differenti rispetto a quella del convivente, al fine principale di godere di maggiori agevolazioni fiscali da parte dello Stato, non in ultima quella dell’ICI di prima casa.

“Se il Governo, grazie al Ministero del Welfare, darà la possibilità di rivedere la dichiarazione ISEE, che permette di misurare la condizione economica delle famiglie nella Repubblica Italiana, eliminando quelle situazioni anomale in cui dalla somma degli elementi reddituali viene detratto il valore massimo del canone di locazione annuo, pari a € 5164,57, a fronte di un reddito per lavoro pari a zero, allora si potrà davvero parlare di giustizia sociale equa, dove le reali necessità delle famiglie naturali non vengono alterate da chi, con artifici e raggiri , riesce ad accedere ai contributi alla persona in maniera illegittima, drenando risorse ai Servizi sociali del territorio ed impedendo l’erogazione delle prestazioni dovute alle famiglie che hanno necessità effettiva di sostegno” conclude l’Assessore Ciangherotti.