“Giovedì 11 Novembre sarebbe stato il giorno decisivo per il futuro di Ferrania, ha dichiarato il Presidente della provincia di Savona Angelo Vaccarezza, giorno in cui dovevamo incontrarci a Roma presso il Ministero e avere finalmente una risposta definitiva dall’azienda sul futuro dei lavoratori. L’incontro è slittato al giorno 17 e con esso anche lo sciopero che i dipendenti di Ferrania avevano previsto di fare l’11, ma non è slittata la mobilitazione del territorio. Infatti abbiamo deciso di utilizzare la giornata dell’11 Novembre per riunire tutto il territorio savonese attraverso i loro rappresentanti: i Sindaci”.

Quindi il giorno 11 Novembre alle ore 11, il Presidente della Provincia e tutti i Sindaci della Provincia di Savona, con le loro fasce e i loro gonfaloni, saranno davanti ai cancelli di Ferrania per opporsi alla mobilità. “Dico tutti i sindaci, perché spero davvero che ogni Comune sia presente e raccolga il mio invito con fermezza e determinazione per difendere il lavoro della Valbormida e i lavoratori di Ferrania, ma sopratutto per dire all’azienda che deve dimostrare una cosa sola a Roma: se crede ancora all’Accordo di Programma firmato qualche anno fa. Se non ci crede più allora rivediamolo – continua il Presidente – ma rivediamolo anche per gli impegni che gli enti pubblici hanno nei confronti dell’azienda”.

“Desidero ribadire che non si può pensare di proseguire un cammino che genere 225 disoccupati. E quindi fermiamo tutti i nostri impegni! Non attiveremo più alcun intervento fino a quando non capiremo qual’è la prospettiva di lavoro di tutti gli impiegati di Ferrania. È inaccettabile che, con meno di 400 dipendenti, si proponga un taglio di oltre la metà dei lavoratori, perciò davanti ai cancelli di Ferrania diremo No, e sarà un No condiviso da tutto il territorio che, unito, al di là di ogni colore e fazione, farà una scelta compatta che sarà la stessa che diremo a Roma. I sindacati faranno sicuramente la loro parte e gli enti territoriali faranno la propria, io mi impegno in prima persona per ripetere che non agevoleremo in alcun modo la messa in mobilità dei lavoratori di Ferrania, anzi  farò in modo che questa diventi una battaglia di tutto il territorio per la tutela del lavoro e dei lavoratori, e, sono certo, il territorio risponderà con entusiasmo e sarà con noi”, conclude il Presidente Vaccarezza.