Rifarsi il seno prima di diventare mamme: in molte ci pensano, in poche lo fanno. Sono molti, infatti, i dubbi di chi vorrebbe migliorare il proprio décolleté, ma che non esclude, un domani, di avere un figlio. «Si tratta soprattutto di pazienti giovani, che vogliono piacersi oggi, ma che pensano a quello che potrebbe accadere un domani al proprio seno dopo gravidanza e allattamento» afferma Patrizia Matano, chirurgo plastica di Albenga che partecipa al progetto “Cuore di mamma corpo di donna”, nato proprio per sostenere le donne nell’allattamento e per fare chiarezza su alcuni aspetti, anche estetici, della maternità.

«Ci sono molte donne desiderose di avere un seno più prosperoso, ma spaventate dal fatto di dover affrontare un intervento, l’anestesia generale e i tempi di recupero. Senza contare che, molto probabilmente, un domani dovranno tornare in sala operatoria» afferma Matano. In caso di mastoplastica additiva è infatti possibile ritornare sotto ai ferri per svariati motivi: «Può verificarsi la rottura delle protesi, post-traumatica ma non solo, con rimozione o sostituzione dell’impianto, e c’è il rischio di contrattura che si verifica nel 10% dei casi. E poi c’è l’inevitabile invecchiamento di un corpo: la protesi rimane al suo posto, ma la ghiandola mammaria nel tempo tende a scendere verso il basso. Un fenomeno che si verifica con l’età ma anche dopo un forte cambiamento di peso o una gravidanza: dopo l’aumento di volume per la gettata ormonale, il seno si riduce, perdendo tono e compattezza»

Oggi, grazie agli ultimi ritrovati di medicina estetica, sempre più donne preferiscono rinunciare alla chirurgia plastica in favore della medicina, come già avviene negli Stati Uniti, dove nel 2009 si è registrato un calo del 9% rispetto al 2008 negli interventi chirurgici secondo i dati dell’American society of plastic surgery (il 6% in meno per la sola mastoplastica additiva). «Si sta verificando per il corpo la stessa tendenza già in atto per il viso: evitare il più possibile gli interventi definitivi – afferma il chirurgo ligure -. Si preferisce la medicina estetica, che consente di ottenere risultati immediati in tempi brevissimi, con poche controindicazioni ed effetti collaterali». Il prodotto che ha rivoluzionato il modo di scolpire il seno è il gel a base di acido ialuronico Macrolane, che consente di rimodellare la scollatura in modo graduale e armonico. «Oggi il Macrolane è la scelta preferita anche dalle ventenni e dalle trentenni che decidono di aumentare un po’ il dècollète – spiega ancora Matano -. I risultati non sono definitivi e consentono di aumentare una taglia di reggiseno: è sufficiente una seduta di un’ora in studio, senza degenza o convalescenza, è sufficiente prendere qualche piccolo accorgimento. Negli anni si potrà decidere se ripetere il trattamento, se passare a una protesi o se tornare al proprio seno naturale».

Come funziona? Il trattamento con il gel rimodellante Macrolane è semplice e dura trenta minuti. Il gel viene iniettato mediante una minuscola cannula, grande come un grosso ago: si tratta di un prodotto riassorbibile e quindi altamente biocompatibile. Non lascia cicatrici ed è sufficiente un’anestesia locale. Il trattamento può essere ripetuto, sia per ottenere maggiore pienezza e rotondità, sia per mantenere i risultati nel tempo. L’effetto del gel dura 12 mesi, durante i quali il gel viene assorbito gradualmente dal corpo: a questo punto la paziente può decidere di continuare con interventi periodici oppure passare alle protesi.

Cuore di mamma corpo di donna. È un progetto a sostegno di allattamento e maternità promosso da QMed. Scopo dell’iniziativa è aiutare le neo mamme a trovare il giusto equilibrio tra madre “moderna” e “tradizionale”, riuscendo a far convivere il nuovo ruolo con la propria femminilità.