Burlando: incontro con Grandi Stazioni e pendolari

Intervenendo oggi a Genova all’incontro con Grandi Stazioni per un aggiornamento sullo stato dei lavori di riqualificazione delle stazioni di Principe e di Brignole, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, accompagnato dall’assessore ai Trasporti Enrico Vesco, ha sottolineato come “i cantieri delle due stazioni cittadine avvengono mentre RFI ha dato via ai lavori per il nuovo nodo ferroviario”.

“Non è semplicissimo gestire contemporaneamente due interventi così importanti”, ha continuato Burlando, “anche sapendo l’importanza della ricaduta positiva che avranno sui cittadini. Abbiamo pensato che proprio in questo momento, quando da lunedì prossimo la presenza dei lavori a Principe sarà evidente con la chiusura dell’atrio, fosse importante condividere con chi ogni giorno utilizza stazioni i possibili problemi che si potrebbero venire a creare, finalizzati però a risultati importanti, tra cui il collegamento diretto con la metropolitana”.

“Questi due anni di lavori nelle stazioni genovesi potranno causare infatti qualche disagio e, grazie anche alla disponibilità di Grandi Stazioni, ci è sembrato fin da subito indispensabile confrontarci con le associazioni dei pendolari e dei consumatori, e stabilire anche di vederci periodicamente per seguire l’evoluzione di questi cantieri e i problemi e le necessità di chi ogni giorno le vive”. “È necessario confrontarsi con chi usa ogni giorno la stazione, capire l’impatto che questi lavori potranno avere sulla quotidianità e condividere fin da subito tutti i problemi che si presenteranno. Anche il risultato finale dovrà tenere conto delle esigenze di chi ogni giorno transita nelle stazioni”.

“Ci sembrava soprattutto giusto cominciare a spiegare all’opinione pubblica e agli utenti cosa sta accadendo a Principe e a Brignole, l’importanza di un intervento che certo si propone di offrire un ammodernamento delle strutture”, ha concluso Burlando, “ma per il quale va sottolineato anche un altro aspetto molto importante, e cioè il recupero e il rispetto della testimonianza architettonica che questi edifici rappresentano”.